“Ora temo ritorsioni degli Spada nei miei confronti e ho paura per la mia famiglia”. Sono le accorate parole del giornalista Daniele Piervincenzi, rivolgendosi ai magistrati della Procura di Roma, riguardo all’aggressione subita lo scorso 7 novembre ad Ostia. Spada, oggi, è accusato di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso. Tuttavia, i suoi difensori legali hanno avanzato la richiesta di scarcerazione. Quest’ultima proposta, presentata dai pm, verrà valutata dai giudici del Riesame.
Eppure, il problema rimane. Le organizzazioni mafiose, dunque, per l’ennesima volta si rivelano una minaccia per l’incolumità di un giornalista e della verità stessa. La giustizia e la legalità muoiono soffocate dalla violenza che in un testata, ad esempio, ha saputo esprimere tutta la sua atrocità. Ma non bisogna arrendersi, e andare avanti. Non sarà un naso rotto a farci arrendere.