La Stagione 2018-2019 della Compagnia Diaghilev al Teatro Van Westerhout di
Mola di Bari, prosegue martedì 6 e mercoledì 7 novembre (ore 21) con Medea
per strada del Teatro dei Borgia. La pièce vede la regia di Gianpiero Borgia
su una drammaturgia firmata da Fabrizio Sinisi a quattro mani con Elena
Cotugno, interprete dello spettacolo, che si pone nel solco delle libere
riscritture di Medea rivelando allo spettatore d’oggi la “tragedia dello
straniero” con la forza del mito greco.
Medea per strada non è semplicemente uno spettacolo, ma un’esperienza che ha
attraversato gli autori, i quali hanno provato a leggere e a raccontare,
oltre la superficie, la storia di alcune migliaia di esseri umani partiti
dai loro Paesi con un sogno rivelatosi un incubo all’arrivo in Italia. Nel
grande mare del tema delle migrazioni, Sinisi e Cotugno hanno, quindi, messo
a fuoco il fenomeno riguardante le schiave del racket della prostituzione,
donne sconosciute – eppure in qualche modo famigliari, in quanto quasi
elementi di un arredo urbano cui siamo ormai assuefatti – che si sono
ritrovate a “lavorare” sulle nostre strade dopo essere partite alla ricerca
di una vita migliore.
Medea per strada è il secondo titolo della Stagione 2018-2019, partita con
il Sogno scespiriano riletto da Massimo Verdastro, primo dei ventinove
spettacoli in cartellone, tra i quali si segnalano il Kafka di Una relazione
per un’accademia con una strepitosa Marina Confalone (dal 16 al 20 gennaio)
in una realizzazione della Compagnia Diaghilev, cui si deve anche la
coproduzione dei due spettacoli dei Virtuosi di San Martino, Nel nome di
Ciccio (dal 14 al 17 febbraio) e La Repubblica di Salotto (dal 21 al 24
febbraio). Tra le perle della stagione, la rilettura di Shakespeare con Ex
Amleto di Roberto Herlitzka (date da definire), la trasposizione che Enrico
Ianniello ha fatto per sé e Isa Danieli con Giacomino e mammà di
Conversaciones con mamà di Santiago Carlos Oves e Jordi Galceran (7 maggio),
La ballata del carcere di Reading da Oscar Wilde diretto da Elio De Capitani
con Umberto Orsini e Giovanna Marini (25 maggio) e l’irresistibile comicità
di Paolo Nani ne La lettera (14 aprile). E poi, le collaborazioni con Time
Zones, che si concretizzano nel doppio piano solo di Mauro Sabbione
(tastierista dei Matia Bazar) e Alex Maguire (8 novembre), il concerto del
gruppo messicano El Gabinete (9 novembre) e il viaggio a quattro mani
nell’universo di Proust dell’attore Paolo Panaro e del pianista Gianni
Lenoci (dal 12 al 19 maggio). Previsti anche scambi culturali con il Tric
Teatri di Bari, che porta in scena Blue Bird Bukowski per la drammaturgia di
Riccardo Spagnulo, la regia di Licia Lanera e l’interpretazione di Vito
Signorile e Sara Bevilacqua (23 e 24 novembre) e Il principino da Antoine de
Saint-Exupéry nella versione in barese di Vito Signorile per la regia di
Damiano Nirchio (16 e 17 marzo). Lo stesso Nirchio firma anche uno
Schiaccianoci natalizio per Tric e Diaghilev (dal 21 al 30 dicembre) e Don
Chisciotte, l’ultima avventura da Cervantes per Diaghilev. Inoltre, gli
attori della compagnia di Mola realizzano con Virginio Gazzolo il progetto
Ulisseide da Omero (date da definire) e, con Paolo Panaro, la ripresa de Le
smanie per la villeggiatura di Goldoni (dal 6 al 10 marzo) e il nuovo
allestimento de L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello (dal 27 marzo al
13 aprile).
Ci sarà anche la canzone d’autore degli Avion Travel (il 22 marzo, in
collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese) in questo cartellone pensato
come risultato di un disegno programmatico nato al Sud e al servizio del
Sud, che impiega il lavoro del teatro come leva per innescare processi di
sviluppo e valorizzazione del territorio, nel solco tracciato per il
progetto triennale «Le vie del Sud» riconosciuto dalla Regione Puglia
nell’ambito del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020 – “Patto per la
Puglia” e realizzato in collaborazione del Comune di Mola di Bari
Assessorato alla Cultura, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
In questo quadro diversificato si inseriscono alcune proposte di spiccato
impegno civile e di riflessione su argomenti sociali. Il caso Braibanti
(dall’8 al 10 dicembre) su testo di Massimiliano Palmese, con la regia di
Giuseppe Marini, rispolvera un clamoroso fatto di cronaca del ’68 sul tema
dell’omofobia. E anche La maschia di Claire Dowie (28 e 29 novembre) diretto
da Andrea Adriatico per i Teatri di Vita si sofferma sulla diversità di
genere. E se in Ben Hur Paolo Triestino, Nicola Pistoia ed Elisabetta De
Vito invitano a riflettere con il sorriso sull’accoglienza dei migranti (dal
10 al 13 gennaio), di integrazione parla La prova, pièce scritta e diretta
da Fabio Tolledi per Astragali (19 e 20 novembre), mentre di dignità e
durezza del lavoro dei manovali delle saline di Cagliari parla S’acqua fatta
della compagnia sarda Il Crogiuolo (12 novembre). La trasmissione dei valori
e il rapporto tra le generazioni è al centro dello spettacolo di Mariano
Dammacco La buona educazione con Serena Balivo, premio UBU 2017 quale
miglior attrice under 35 (11 dicembre). Quindi, Cabaret Sacco & Vanzetti del
Teatro dei Borgia, che ripropone il drammatico errore giudiziario che mandò
a morte i due migranti italiani negli Stati Uniti (30 novembre). Completano
il cartellone Barbiana (7 e 8 febbraio) di e con Michela Diviccaro, ispirato
alla vita e al pensiero di Don Milani, e Il sindaco (28 febbraio e 1° marzo)
con Angelo Tanzi, racconto in bilico tra allarme sociale ed esperienza
umana.
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