Un viaggio che è sinonimo di un sogno, partire per scoprire il mondo attraverso i suoi aspetti più nascosti, avere amici in tutti gli angoli dell’Europa. Dalla Germania all’Italia passando per i Balcani costeggiando il piccolo Liechtenstein attraversando la Slovenia, ecco il viaggio di Davide, giramondo italo-tedesco con tante curiosità quante le nazioni in cui è stato. Partito a Maggio dalla sua Germania in bici Davide al momento non ha una data di ritorno.
Senza aerei o treni ma con una bicicletta e una chitarra al seguito. Ai tempi dei voli low cost, dei treni ad alta velocità e delle crociere, Davide preferisce godersi la strada così da apprezzare ogni singolo dettaglio, in una campagna tedesca, o su una spiaggia in Croazia.
Auto stop, mezzi di fortuna, connessioni a internet libere , ecco gli espedienti usati da Davide per girare il mondo. Senza un telefono, senza un computer ma con una fotocamera per immortalare i momenti topici del viaggio e un foglio pieno di numeri di telefono. Queste le condizioni che Davide si impone.
Dopo i Balcani, con un traghetto Davide arriva a Bari. Ecco la storia più bella: entrato in un panificio per chiedere del pane, il giramondo viene subito accontentato e il giorno seguente lo stesso panificio gli rende dell’altro pane che è in eccesso per lui. Il pane in eccesso Davide lo condivide in stazione con gli homeless e i senza tetto, aiutando in questo modo le associazioni di volontariato del barese che la sera in Piazza Aldo Moro servono la cena per i bisognosi e gli indigenti.
Amici vecchi e nuovi, suonatori, o chiunque voglia dargli una mano, queste le colonne del ragazzo alla scoperta del mondo, che dispensa un sorriso e un grazie.
E ora? Dopo il capoluogo pugliese un traghetto per la Grecia aspetta Davide che dopo la penisola ellenica sogna le piramidi per poi continuare in Emirati Arabi passando per l’Israele.
A poco a poco tutto il mondo. –Ci sono troppe cose belle nascoste in qualche angolo di questo pianeta- spiega il viaggiatore tra un giro in bicicletta sul lungomare e una cena con gli homeless.
Un viaggio dunque che ricorda quei viaggi scritti sui libri di storia, di poeti, condottieri o esploratori, alla scoperta del mondo e di se stessi.
Andrea Giotta