FRANCESCO CARAMIELLO, pianoforte
Musiche di Beethoven, Chopin. Interprete virtuoso, colto e dotato di un suono dalla bellezza speciale. È
il ritratto artistico del pianista napoletano Francesco Caramiello,
concertista di fama che martedì 19 marzo (ore 21), torna a Taranto, per un
recital nel Salone della Provincia, ospite della 75a Stagione degli Amici
della Musica “Arcangelo Speranza”, l’associazione per la quale aveva suonato
nel lontano 1991. Propone musiche di Beethoven (Sonata op. 109) e Chopin
(Notturno op. 55 n. 2 e Terza Ballata op. 47) accanto a brani di Granados
(Goyescas – Los Requiebros – La Maja y el Ruiseñor – El Pelele) e di Theodor
Döhler, il pianista e compositore nato a Napoli, dove il padre era stato
nominato maestro di Cappella e dove lui stesso si formò prima di diventare
allievo di Carl Czerny, autorità assoluta dell’Ottocento in fatto di
pianismo. Come un’autorità in materia, oggi, è Piero Rattalino, per il quale
Caramiello possiede «una franca tensione virtuosistica e una musicalità
fresca e diretta» oltre a una «tecnica scintillante e un completo controllo
formale».
Tra l’altro, l’attenzione per gli autori napoletani è una delle
caratteristiche nella brillante carriera di Francesco Caramiello, che si è
diplomato in pianoforte con Vincenzo Vitale e Massimo Bertucci e in
composizione con Bruno Mazzotta. La sua discografia comprende, infatti, la
prima registrazione mondiale dei due Concerti per pianoforte di Giuseppe
Martucci. E di recente Caramiello ha eseguito e registrato in prima mondiale
i due Quintetti per pianoforte e archi di Francesco d’Avalos con il
Quartetto Nôus. Lo stesso D’Avalos ha diretto il concerto al Barbican Centre
di Londra nel quale Caramiello era impegnato come solista accanto alla
Philharmonia in uno dei due Concerti per pianoforte di Martucci. Ma ci sono
molte altre perle nell’attività di Caramiello, che ha inciso l’integrale
della musica pianistica di Giovanni Sgambati: un progetto che include la
produzione a quattro mani del discepolo italiano di Liszt, registrata con il
salentino Francesco Libetta, oltre al Concerto per pianoforte e orchestra
op. 15, che Caramiello ha anche eseguito in Germania con i Nurnberger
Philharmoniker, e la musica cameristica di Sgambati, affrontata con il
Quartetto Ex Novo. Poi ci sono i dischi per le etichette ASV, Tactus e Opus
111 della musica per pianoforte a quattro mani di Respighi, suonata con
Gabriele Baldocci, e quella di Czerny e degli autori americani Gottschalk e
Carter. E i recital in giro per il mondo, dall’Opernhause di Norimberga alla
Merkin Concert Hall di New York, e, ancora, al Teatro San Carlo di Napoli,
al Teatro Golden di Palermo, in Polonia (Varsavia), Francia (Parigi,
Marsiglia), Norvegia (Festival di Bergen), Messico (XIX Festival “En Blanco
& Negro”) e Giappone (Nagoja e Chubu).
La 75ª Stagione Concertistica, organizzata sotto l’egida del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali- Dipartimento dello Spettacolo dal vivo, si
avvale dei contributi della Regione Puglia e del Comune di Taranto insieme
al patrocinio della Provincia.
20 anni, studente universitario di economia e tirocinante giornalista
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