Il freddo rigido che sta caratterizzando questa settimana, non ha purtroppo risparmiato il centro Italia e, quindi, anche i territori di Amatrice, Norcia, Accumuli, Cascia colpiti dal terremoto di due anni fa. Sebbene non si registrino casi di emergenza, v’è il rischio di ghiaccio per tutto il territorio. I villaggi delle Soluzioni abitative di emergenza (Sae) allestiti per ospitare le famiglie sfollate ad Amatrice stanno tenendo la situazione sotto particolare controllo, dati gli alti rischi. Non sono state riscontrate difficoltà di accesso alla rete stradale.
Nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, invece, nevica da qualche giorno sui centri distrutti dal sisma e sui villaggi di casette. La popolazione qui è abituata, ma – come spiega il sindaco di Caldarola (Macerata) Luca Maria Giuseppetti – è “un ulteriore elemento di precarietà” per la vita di questi individui. “Mi hanno detto che le Sae almeno sono calde” dice il vicesindaco di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) Michele Franchi. Molte scuole delle suddette rimarranno pertanto chiuse tra oggi e domani.
A Norcia le scuole sono regolarmente aperte, nonostante una coltre di neve ricopra la città. Il sindaco Nicola Alemanno difende la sua posizione: “Siamo uno dei pochi Comuni, l’unico credo dell’Appenino, ad aver deciso di tenere aperti gli istituti scolastici, anche perché siamo dotati di un piano antineve che funziona perfettamente”. A Cascia, tuttavia, gli studenti sono rimasti a casa. Il piano di pulizia delle strade è entrato in azione già dalle prime ore della mattina annullando quasi completamente i disagi, come spiega il sindaco, Mario De Carolis.