Correva il 5 luglio 1908, in West Virginia. Pare sia stata Sonora Smart Doll la prima persona a sollecitare l’ufficializzazione della Festa del Papà. Ne creò una celebrazione, il 19 giugno dell’anno 1910. Il mese di giugno fu scelto dalla Smart in occasione del compleanno del proprio padre e, in molti Paesi del mondo, è rimasta tale. In tutta Italia, invece, si festeggia oggi, 19 Marzo.
L’occasione magica che tutti i bambini aspettavano per correre incontro al proprio papà e regalargli il tanto sospirato lavoretto, impiastricciato con le piccole manine colorate di tempera. Una buona scusa per un abbraccio dato troppo di rado ed un modo per sentire stretto a sé una padre un po’ lontano, con la giusta quantità di ricordi e di immaginazione. La Festa del Papà è sempre percepita con una particolare nota di felicità da parte dei piccoli e di malinconia da parte dei grandi. Un modo per ricordarci di ‘sfruttare’ di più il tempo che abbiamo a disposizione, dedicandolo a chi è stato capace di renderci come siamo, in tutte le sicurezze e le note di fragilità.
Ogni papà è meraviglioso a modo suo, e per questo va celebrato (forse un po’ più spesso di un solo 19 Marzo l’anno). E allora, auguri al papà che disegna ali di fata, dopo cena, con le proprie bambine; al papà che torna stremato dal lavoro e aiuta la mamma con le faccende di casa. Auguri al papà che è anche un po’ una mamma e che alle scorpacciate di dolci, proprio non sa resistere. Tanti auguri al papà che piange di nascosto perché con tutte quelle spese proprio non ce la fa e al padre che alle parole preferisce il silenzio ma, che è fiero del proprio figlio, lo si capisce a mala pena con uno sguardo.
Samanta Zagaria