L’evento “La ‘bufala’ è servita: tra scienza e pseudoscienza” torna, dopo la prima edizione del 2013, in molte città italiane con l’intento di fornire ai cittadini degli strumenti per distinguere tra notizie vere e false in ambito scientifico. Molti sono infatti gli argomenti (OGM, staminali, vaccini, sperimentazione animale, agricoltura biologica) che, proprio perché complessi o non adeguatamente compresi, specialmente da chi ha una formazione diversa da quella scientifica, possono portare ad opinioni e posizioni sbagliate, spesso basate su pregiudizi dettati da principi etici, dall’ emotività o da convinzioni personali.
Non è sufficiente affidarsi all’informazione fornita dalla TV, dai giornali e da internet prendendo come verità assoluta quello che viene comunicato, ma bisogna imparare autonomamente a capire quanto di vero e genuino c’è in una notizia.
Le giornate nazionali contro la disinformazione scientifica si terranno dal 19 al 24 maggio in tutta Italia e sono state promosse da Italia Unita per La Scienza, con l’aiuto dell’ANBI (Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani), dell’associazione Pro-Test Italia, della Città della Scienza e con l’appoggio di tante altre associazioni.
Ogni città ha scelto un tema principale su cui discutere, grazie all’intervento di esperti, scienziati, professori, ricercatori, con la volontà di accendere un vivo dibattito e un acceso confronto con il pubblico presente. Bari ha aderito all’iniziativa, organizzando “Scienza e conoscenza”: il 23 maggio alle 15.30, presso Zona Franka in via Marchese di Montrone, si discuterà principalmente di vivisezione, vaccini, farmaci, antibiotico resistenza, insetticidi, miti tecnologici.
La manifestazione rappresenta un momento di crescita per tutti, anche per chi, lavorando in campo scientifico vuole imparare a diventare un ottimo divulgatore, mettendo le proprie conoscenze e capacità comunicative, al servizio di tutti.
Cristina De Ceglie