Il protocollo che «porta l’università al San Paolo» è stato firmato ieri dal presidente del Terzo Municipio Nicola Schingaro, dal direttore del Dicatech del Politecnico Umberto Fratino e dal direttore del Dipartimento di Scienze politiche Giuseppe Moro. Presente alla firma, anche Antonio Decaro, un «prezioso alleato», secondo Schingaro in questa scommessa tutta ancora da sperimentare.
Il progetto prende forma alcuni mesi fa. Schingaro diventa presidente del Terzo Municipio, sociologo e ricercatore universitario lo porta a riconsiderare il modo di rilanciare un territorio vastissimo e molteplice. Al San Paolo, oltre tutto, il neo presidente del Municipio 3 ha trascorso tutta la sua infanzia e la sua adolescenza. Il dialogo viene avviato con Angela Barbanente, per il Politecnico, e Daniele Petrosino, per Scienze Politiche, un percorso che si consolida lentamente fino alla firma di ieri che rende concreta un’operazione di altissimo valore sociale ed economico.
Tre le aule recuperate all’interno della sede del Municipio.
Al via dall’11 gennaio i corsi di «Scienze del Servizio sociale» attivati da Scienze politiche, mentre nel secondo semestre prenderà il via anche il corso di Rigenerazione urbana del Politecnico. Ed è facile comprendere come anche la scelta dei corsi sia riconducibile alla più ampia visione di una periferia migliore e rinnovata, che trova dentro se stessa gli anticorpi contro violenza e degrado. Contro il famoso margine.
«Portare l’università in periferia» significa attribuire alla periferia un nuovo protagonismo. Tra l’altro in linea con le politiche di mobilità sostenibile dell’amministrazione Decaro: 2/300 metri separano la fermata del metrò in strada del Tesoro dalle aule allestite nella sede del Municipio. Gli studenti studieranno in periferia e i progetti che qui verranno sviluppati serviranno a risolvere i problemi della periferia. Un «modello» che, se compreso nella sua prorompente modernità, è destinato a risollevare le sorti di tante altre periferie urbane.