I Carabinieri di Triggiano nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio effettuato a Triggiano e ad Adelfia, Noicattaro e Rutigliano per garantire più sicurezza ai cittadini, hanno arrestato una persona e deferito in stato di libertà altre due.
In particolare ad uomo, su disposizione della Repubblica di Bari, è stato collocato ai domiciliari; l’accusa è di concorso in tentato furto aggravato.
Nel corso dei controlli disposti dai Carabinieri di Bari per la verifica della corretta detenzione e custodia delle armi all’interno delle abitazioni a Rutigliano i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà tre persone e sequestrato un fucile.
In particolare un 44enne è stato deferito con l’accusa di detenzione abusiva di armi, omessa denuncia e omessa custodia di armi poiché deteneva illegalmente un fucile “Beretta” calibro 12 sotto il letto mentre un 65enne e un 59enne dovranno rispondere di omessa denuncia a seguito di trasferimento di armi in altro luogo di detenzione.
Si tratta di tre fucili “beretta” calibro 12 e di una pistola calibro 7.65.
L’obiettivo delle verifiche rimane quello di procedere all’accertamento della corretta modalità di detenzione e custodia delle armi da sparo da parte dei cittadini che hanno denunciato il possesso di armi, al fine di scongiurare che le stesse possano essere facilmente accessibili da parte di persone che non ne abbiano titolo e in particolare per evitare che possano essere facilmente utilizzate come gioco da parte di ignari bambini.
L’invito rivolto a tutti i detentori di armi, pertanto, è quello di custodirle in luoghi sicuri ed evitare che le stesse possano essere facilmente utilizzate da chi non ne è titolare o asportate nel corso di eventuali furti in abitazione.
I controlli continueranno per tutto il 2014.
L’invito rivolto ai cittadini è quello di rivolgersi alle locali Stazioni Carabinieri o alla Questura per regolarizzare eventuali situazioni possessorie, soprattutto nel caso si siano ereditate armi per il decesso di familiari.
I Carabinieri di Molfetta hanno arrestato un 29enne albanese, residente a Molfetta, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a conclusione di tre mesi di indagini.
I militari hanno raccolto numerosi elementi di responsabilità sul conto del giovane che dovrà rispondere di tentata estorsione e atti persecutori ai danni di una sua connazionale.
I fatti risalgono al maggio del 2013 allorquando il 29enne aveva conosciuto la vittima sul treno con cui entrambi si recavano a Trani per lavoro.
Con il passare del tempo, dalle battute ed apprezzamenti alla donna, l’uomo era passato agli approcci fisici, sempre decisamente respinti dalla vittima.
Rifiutato più volte, l’uomo cominciava a pedinare la vittima, minacciandola ogniqualvolta la incontrava in strada fino a pretendere la consegna di denaro.
In caso contrario avrebbe fatto del male a lei ed al suo bambino.
A nulla erano valsi gli interventi del marito della vittima e del datore di lavoro dell’uomo, i quali avevano bonariamente cercato di farlo ragionare.
A dicembre scorso, la donna, stremata per le continue minacce, si è rivolta ai carabinieri che hanno posto fine alla vicenda arrestando il giovane.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, lo stesso è stato collocato ai domiciliari.
Comando Provinciale CC Bari