A Bitonto,la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso ilTribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di BARTOLOMEO Antonio, 32enne bitontino e RUGGIERO Michele, 31ennebitontino, mentre agli arresti domiciliari per CARELLI Nicola, 42enne bitontinoe NATALE Calogero, 34enne, residente aBitonto, perché ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzataalla realizzazione di furti d’auto.
Le indagini,svolte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del locale Commissariato di PS,hanno appurato come il gruppo nell’arco di solo un mese sia riuscito a rubareben 16 veicoli, prediligendo il genere SUV che venivano facilmente ceduti nelfoggiano per la successiva cannibalizzazione; l’associazione era operativa intutti i comuni limitrofi al capoluogo barese, spaziando da Bitetto aNoicattaro, Cellamare e Valenzano ed altri. L’attivitàinvestigativa ha dimostrato, attraverso l’utilizzo di tecniche investigativetradizionali quali pedinamenti, servizi di osservazione ed acquisizioni video,che ad ogni loro spostamento corrispondeva la commissione di un furto e questoha consentito di chiudere il cerchio sulle modalità operative della banda; sisono chiariti ruoli, basi logistiche, si è appurato l’esistenza di un accordoper la commissione dei reati, rilevando anche come il gruppo si preoccupasse dirispettare un modus operandi ben definito, teso a non destare attenzione negli spostamenti, evitando di indossare abbigliamentoappariscente ed evitando di essere controllati quando erano insieme dalle forzedi polizia.
C’erachi aveva il compito di eseguire il sopralluogo e portare sull’obiettivo icomplici, chi procedeva al furto e chi doveva scortare con veicolo pulito ilsodale alla guida dell’autovettura appena asportata, sia in occasione del furtoche della successiva consegna al ricettatore.
A nulla sono valse le cautele adottate dai sodali nell’attività criminosa edinfatti l’impianto accusatorio sostenuto dalla locale Procura della Repubblica è stato condiviso dal Giudice per le indagini preliminari che ha emanatol’odierna ordinanza di custodia cautelare.
Leave a comment
Leave a comment