Con riferimento alla sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla Cittadella della giustizia, Michele Emiliano dichiara: “Si è trattato della più lunga e difficile battaglia giudiziaria della mia vita nella quale, alle volte in perfetta solitudine, ho sostenuto l’incredibile ingiustizia di una ricerca di mercato non vincolante che si trasforma in una variante di piano regolatore di decine di ettari, in un appalto di opere pubbliche del valore di centinaia di milioni di euro e in un contratto di locazione anch’esso del valore di decine di milioni di euro, tutti assegnati senza gara pubblica, in violazione delle regole sulla concorrenza e sugli appalti. Mi sono sentito spesso irriso e indicato come colui che si era opposto ingiustamente alle proposte dell’impresa Pizzarotti, oggi la sentenza dei giudici europei mi ripaga di ogni sofferenza, ribadendo che per realizzare opere pubbliche, come un tribunale, bisogna fare una gara pubblica, dove tutti devono essere messi nelle condizioni di partecipare. Finalmente il nuovo sindaco di Bari, la giunta e il consiglio comunale potranno decidere liberamente di costruire la nuova sede unitaria degli uffici giudiziari baresi. Mi auguro che la scelta ricada sui progetti già validati da Comune e Regione che individuano il quartiere Libertà come area prescelta”.
Il commento di Antonio Decaro
Questa mattina è stata depositata la sentenza della Corte Europea di Giustizia sulla vicenda della costruzione della Cittadella della giustizia a Bari. Vicenda per cui il Comune aveva attivato una procedura di infrazione per violazione delle procedure di trasparenza previste dalla normativa in materia di appalti nonché l’alternanza della libera concorrenza e del mercato. Oggi la Corte di Giustizia dell’U.E. con la pronuncia della sentenza – del 10.7.2014 – ha accolto pienamente le tesi del Comune di Bari.
Il sindaco Antonio Decaro commenta così la sentenza: “E’ una vittoria della città e delle regole democratiche. Questa sentenza restituisce ai cittadini e al Consiglio comunale il potere di incidere nelle decisioni del futuro sviluppo del territorio della nostra città.
Non ho mai avuto, ne assunto, una posizione ideologica su questa vicenda. Ho sempre detto che avremmo aspettato la sentenza per decidere i successivi sviluppi e per dare una risposta adeguata, e non più rinviabile alle esigenze degli uffici giudiziari. Ringrazio Michele Emiliano e i nostri legali Aldo Loiodice, Isabella Loiodice e l’avvocato civico Rossana Lanza per il risultato conseguito. Ora attendiamo il pronunciamento del Consiglio di stato”.