POLIGNANO A MARE – Uno dei protagonisti della seconda edizione de “Il libro possibile”, è stato Carlo Cottarelli, economista e vicinissimo all’essere premier a seguito dell’eventuale mancata intesa tra Mattarella e Conte. “Ho sempre detto che è un onore per un italiano servire in un governo. Però dipende da quello che si intende fare. Per la parte che riguarda i conti pubblici non sono d’accordo con il contratto di governo, quindi dovrei dire di no, naturalmente”.
Così Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti pubblici italiani, ha controbattuto a chi gli chiedeva se accetterebbe un posto da ministro nel governo guidato da Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti durante il festival, dove ha presentato il suo libro ‘I Sette peccati capitali dell’economia italiana’.
Peccati che Cottarelli ha elencato accuratamente: “Nell’ordine in cui sono nel libro – ha detto – sono l’evasione fiscale, la corruzione, la burocrazia, la lentezza della giustizia, il crollo demografico, il divario persistente tra il Sud e il resto del Paese, e poi questa difficoltà che abbiamo avuto nel convivere con l’euro”.