Grande successo per la presentazione del libro ‘La lancia e il drago:
iconografia di san Giorgio in Ducenta”*
*TRENTOLA DUCENTA.* Nella solenne cornice barocca della chiesa di *San
Giorgio Martire *in *Trentola Ducenta*,
, si è tenuta la presentazione del libro “La lancia e il
drago: iconografia di san Giorgio in Ducenta” dello scrittore *Carmine Di
Giuseppe*. Arte, fede e cultura si sono mescolate ed hanno preso voce
attraverso gli interventi dei relatori con il fine di rappresentare e
celebrare al meglio la figura di San Giorgio Martire, patrono di Trentola
Ducenta. Ad intervenire: il parroco *Don Michele Mottola*, che ha promosso
l’evento; il vescovo della Chiesa di Aversa, Mons*. Angelo Spinillo*; il
responsabile del Beni Culturali Ecclesiastici Regione Campania, Mons. *Ernesto
Rascato*; il Cappellano Militare e docente di teologia, *Don Antonio
Coppola*. A moderare il tavolo, *Federico De Mattia.*
*“Questo libro narra e celebra la figura di San Giorgio Martire* – afferma
De Mattia *- tracciandoci un profilo di quest’ultimo davvero interessante e
non da tutti conosciuto. Soprattutto, ci fa capire il patrimonio
artistico-culturale che noi possediamo. Infatti il volume ha un fine
principale: arrivare alle nuove generazioni per far capire loro ciò che
possiede il proprio territorio con la speranza che possano conservarlo al
meglio”.*
Dopo questa introduzione, a prendere la parola è stato il parroco della
Chiesa Don Michele Mottola, che ha elargito facendo “gli onori di casa” e
ringraziando tutti i presenti, subito dopo c’è stato l’intervento, di
natura prettamente artistica, di Mons. *Rascato*, il quale servendosi anche
delle raffigurazioni pittoriche all’interno della Chiesa, ha dichiarato*:
“I martiri come San Giorgio hanno manifestato Gesù Cristo al mondo con
diverse epifanie. Quello di San Giorgio, come possiamo vedere anche dalla
nostra statua ristrutturata nel 2016, è un volto giovane, un volto giovane
già illuminato dalla gioia divina”.*
A seguire, Don Antonio Coppola che ha affermato*: “San Giorgio proprio per
le sue caratteristiche fondamentali e come si può notare dalle sue
raffigurazioni, è diventato l’esempio per eccellenza del ‘miles christi’,
un cavaliere che ha unito quella che è la nobiltà con la purezza e di
conseguenza l’attaccamento a Dio. L’importante è che questo libro non venga
portato a casa divenendo un cimelio storico del nostro paese, ma che venga
letto traendone il meglio”.*
*“Ringrazio* – chiosa concludendo l’autore del libro Carmine di Giuseppe *-
tutti coloro che hanno reso possibile la pubblicazione di questo libro. Ho
accettato l’invito di Federico de Mattia a scrivere questo volume poiché ho
voluto dar valore al patrimonio artistico-culturale che possiede Trentola
Ducenta. Solo qui troviamo un santo ‘plurimartire’, unicum nel suo genere.
Appena sono entrato in questa chiesa una cosa che mi ha colpito
principalmente è stato il quadro che raffigura San Giorgio a cavallo,
colpendomi però più quest’ultimo che il santo stesso, perché è lui il vero
protagonista del dipinto e nel libro vi spiego il perché. Il quadro, la
statua sono il frutto di tutte le generazioni che hanno preceduto quella
attuale, sono un tesoro che deve essere tramandato ai nostri posteri poiché
ogni qual volta qualcuno pregherà san Giorgio in qualsiasi posto del mondo,
potrà aver impressa la sua immagine. Auguro di preservare le bellezze del
territorio e leggere questo libro cogliendo, ognuno attraverso la propria
sensibilità, ciò che di bello e sacro racconta”. *