Joe Biden, vincitore delle ultime presidenziali americane, il cui mandato inizierà da gennaio 2021, ha già dichiarato quale sarà un suo personale impegno: la lotta al cambiamento climatico. Rattoppando ciò che invece ha combinato il suo rivale predecessore: Donald Trump.
Un’ amara realtà legata alle scelte di Trump si è fatta notare: dal 4 novembre gli Stati Uniti sono usciti ufficialmente dagli accordi di Parigi sul clima. Ma Joe Biden si prepara a cambiare le carte in tavola e riprendere la leadership della lotta al cambiamento climatico a livello internazionale.
In moltissimi sondaggi, il cambiamento climatico è stato riscontrato come il problema principale per gli elettori democratici: “Non c’è dubbio che i recenti disastri legati al clima, inclusi incendi e inondazioni, abbiano motivato molti americani di sinistra ad avvicinarsi alla politica e votare per Joe Biden e i democratici, con la speranza di riportare l’America sulla buona strada per scongiurare un crisi”, ha detto in un comunicato stampa Dana Fisher, professoressa di Sociologia all’Università del Maryland.
‘Trump digs coal’, cioè ‘Trump scava il carbone’, recitava uno slogan della campagna elettorale del 2016, accompagnato da un Trump compiaciuto. Ecco, adesso ‘Sleepy Joe’ (soprannome velenoso rifilatogli proprio da Trump) deve dare una scossa agli Stati Uniti e fare in modo che a forza di scavare il paese non si sia preparato da solo la fossa.
Negli ultimi quattro anni l’America era passata dalla scienza al negazionismo climatico. Tra il 2015 e 2019, gli Stati Uniti hanno registrato oltre 500 miliardi di dollari di costi per disastri meteorologici e climatici, mentre nel 2020 si sono già verificati 16 disastri meteorologici che hanno superato il miliardo di dollari. L’economia statunitense è sulla buona strada per perdere centinaia di miliardi di dollari da impatti sul clima ogni anno entro la fine del secolo. Le varie catastrofi non sono servite a far sì che Trump considerasse il cambiamento climatico come una vera e propria crisi: anche perché negli ultimi anni è stata la stessa comunità scientifica internazionale ad essere pubblicamente denigrata dal presidente americano.
Il piano Biden mira a garantire che gli Stati Uniti raggiungano un’economia di energia pulita al 100% e che raggiungano emissioni nette pari a zero entro il 2050. Biden promette oltre 2.000 miliardi di dollari distribuiti sui quattro anni del suo mandato per finanziare la crescita verde.
Che un presidente riconosca l’importanza della questione ambientale dà speranza alle future generazioni e alla comunità scientifica, ponendo fine a una politica di ”favori” alle compagnie petrolifere.
Da oggi potrà cominciare un nuovo capitolo della lotta al cambiamento climatico, potendo contare su un prezioso alleato.