Il rock è il filo conduttore del concerto di *Bugo*: un sound diretto,
graffiante e senza mezze misure, in linea con il suo nuovo disco, in cui
alla schiettezza del suono corrisponde l’identità musicale di un artista
che si ritrova e si rinnova nel nome del rock. Il “*fantautore*” ha
commentato così il ritorno alle origini: “*Rifondare il mio repertorio è un
modo per rimanere vitale e carico. Sentirsi arrivati, consolidati, spesso
conduce alla fine della creatività e quindi alla morte dell’artista.
Potersi stupire davanti ad un suono nuovo è tutto*”. È tornato alle radici
del suono, a un’attitudine primordiale, con una chitarra e un amplificatore
dal “grado zero” della musica.
“*RockBugo*”, prima raccolta e nono album del cantautore di Rho spazia tra
i brani che più lo rappresentano: dall’ironia di *Ggeell* alla grinta di *Vado
ma non so*, da *Io mi rompo i coglioni*, divenuta un vero e proprio inno
generazionale, alla canzone d’amore tradizionale *Comunque io voglio te*.
Poi il tributo alla gioia di *Me la godo*, la sempre attuale *C’è crisi*,
l’alienazione di *Casalingo*, la voglia di riscatto di *Arrivano i nostri*,
senza dimenticare l’omaggio a Vasco, *Bollicine*, cover sempre presente
nella scaletta dei concerti. Bugo emerge con forza nei primi Duemila nella
scena indie italiana, grazie soprattutto a “*Dal lofai al cisei*” che
contiene *Io mi rompo i coglioni*. Per lui la critica musicale conia il
neologismo “*fantautore*” e viene eletto Artista dell’anno al MEI di
Faenza. Provocazioni, forti prese di posizione, critiche nei confronti
dell’indie italiano, da cui ha preso le distanze negli anni, costellano la
carriera di un musicista molto amato dai fan che non ha mai perso la
capacità di dividere ed essere controverso.
Nel 2008, la svolta elettronica con “*Contatti*” mentre The Guardian lo
inserisce tra i grandi della musica italiana. Ha il tempo di esordire al
cinema come attore in *Missione di Pace* di Francesco Lagi, film per cui
realizza anche la colonna sonora. Nel 2012, annuncia il ritiro dalle scene.
Dopo un periodo di pausa durante il quale vive in India occupandosi di arte
visiva, Bugo torna al primo amore, la musica: nel 2016 pubblica
l’album “*Nessuna
scala da salire*”. Contemporaneamente viene inserito da Rolling Stone tra i
100 volti della musica italiana. Nell’aprile del 2017 Bugo annuncia l’addio
all’elettronica, che aveva segnato gli ultimi 10 anni della sua carriera,
in favore del ritorno al rock di quest’anno.
Leave a comment
Leave a comment