Areoporto di Fiumicino. Lei, la dama bianca, scende dall’aereo proveniente da Caracas e si avvia verso l’uscita. Trascina con eleganza e disinvoltura un trolley e sulle spalle ha un piccolo zainetto. Attraversa, sicura di sè l’areoporto con studiata naturalezza. Viene fermata. 15 finanzieri del gruppo di Napoli le chiedono, gentilmente, di aprire il suo bagaglio e mostrare il contenuto alla polizia. Dalla valigia, emergono 24 kg di cocaina.
Lei è Federica Gagliardi, la “famosa dama bianca” di Silvio Berlusconi. Colei che lo accompagnò durante il G8 di Toronto in occasione del G20 del 2010. E nella sua valigia erano stipati, nemmeno tanto nascosti, 21 panetti di cocaina. Un’inchiesta della procura antimafia di Napoli ha condotto le ricerche fino a lì, a quella valigia e a quella donna le cui prime parole al momento della scoperta sono state: “Mi hanno fregata.” Gli investigatori del nucleo di polizia tributaria stanno accertandosi che la donna non abbia fatto altri viaggi in Sudamerica.
Lei è Federica Gagliardi, anonima bella ventottenne tra le tante anonime belle ragazze che hanno gravitato attorno all’ex Presidente del Consiglio, Berlusconi, e che hanno purtroppo per lungo tempo insediato la scena politica italiana con presenze ingombranti, inutili e a volte, come in questo caso, nocive e criminali.
Federica Gagliardi ha conosciuto, insieme a questo, tre momenti di “notorietà”. Nel 2010 si materializzò sull’aereo che volava verso il G8 al fianco del Cavaliere, finendo su tutte le copertine e facendo ipotizzare un fresco fidanzamento con il settantasettenne Silvio Berlusconi. Dopo anni di dimenticatoio, il nome della Gagliardi fa ancora capolino sulle testate giornalistiche a causa dello scandalo che vide protagonista il suo mentore politico, consigliere regionale Francesco Maria Orsi, implicato in una faccenda di prostitute, mazzette e cocaina. Adesso, è toccato a lei. Colta, come si suol dire, con le mani nella “farina”.
Intanto, l’Italia, l’Europa, il mondo ci guarda. Un paese che deve ancora Csopportare di sentir parlare di omuncoli e donnicciole, indagati e criminali a cui, per giunta, è (o era?) affidato il futuro del Paese. Intanto, ieri sera Saviano ha “cinguettato” su Twitter, facendo esplodere un caso politico. Sferzante, la sua accusa:
Chiara De Gennaro
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