Ormai da settimane i focolai in America disseminano distruzione e paura.
Dallo stato madre dell’eccentrica cultura avanguardista di Portland allo stato sede dell’industria del trattenimento Hollywoodiano, ormai si espandono da più di due settimane fiamme incenerendo milioni di ettari.
Attualmente sono ben 12 i paesi colpiti da questa calamità: California, Arizona, Colorado, Idaho, Montana, Nevada, New Mexico, Texas, Utah, Washington, Wyoming, Mississippi; per un totale di ben 700.000 acri andati in fumo.
Finora le vittime accertate sono 35, ma sono centinaia di migliaia coloro che a causa di questa infernale catastrofe hanno dovuto abbandonare la propria abitazione temendo per la loro vita.
Per far fronte agli incendi sono stati stanziati un miliardo di dollari. Gli Usa stanno spendendo 15 milioni di dollari al giorno per sostenere un esercito di 20 mila uomini di 45 Stati. La mobilitazione è generale: anche i marines e l’aviazione militare hanno messo a disposizione truppe e mezzi come elicotteri in grado di raccogliere acqua da versare dall’alto sulle fiamme.
Questo evento ha dato luce ad un acceso dibattito che ha visto coinvolti principalmente il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, ed il suo rivale politico, il democratico Joe Biden, che accusa Trump di ignorare il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
“Le nostre risorse contro gli incendi sono insufficienti’’ ha detto James Lyon, sottosegretario all’Agricoltura, al punto che gli Stati Uniti hanno richiesto aiuti internazionali. I vigili del fuoco provano con tutti i mezzi a dominare le fiamme, ma stando alle parole dei responsabili delle squadre antincendio, le fiamme sono tenute sotto controllo solo per il 40%.
Sui principali social network si sono diffuse numerose teorie complottiste, come ad esempio la teoria secondo cui ad appiccare e diffondere gli incendi sarebbero state squadriglie di antifascisti estremisti. E’ stato necessario l’intervento dell’FBI (Federal Bureau of Investigation) per screditare queste teorie, approfittando per lanciare un appello contro la disinformazione e speculazione sui social.