SAN FOCA – Momenti di grande tensione presso il cantiere del nuovo gasdotto Tap a San Foca, nei pressi di Marina di Melendugno. Una cinquantina di manifestanti e attivisti “No Tap” hanno scatenato una sommossa contro le forze di polizia che stavano presiedendo la zona. Sarebbe scattata una sassaiola da cui sono uscite ferite quattro persone (due guardie giurate e due manifestanti).
Il tutto sarebbe iniziato intorno alle 5:30, quando il folto gruppo di attivisti, col volto coperto, ha sbarrato l’accesso dei cancelli 4 e 5 del cantiere. Secondo gli investigatori “travisati ed armati di pietre, hanno presidiato, anche con barriere create da materiale in acciaio e plastica rinvenuto nei pressi della recinzione del cantiere, gli unici cancelli che non erano stati bloccati”. “Il blocco è stato compiuto con un’azione violenta perché gli attivisti hanno preso di mira le Forze dell’Ordine, sequestrate nel cantiere insieme alla vigilanza”. Per sbloccare la situazione, la polizia ha effettuato “un’azione decisa per allontanare gli attivisti dall’ingresso”.
Tuttavia, alcune ricostruzioni sembrano non coincidere dal momento che, come raccontato dagli esponenti del Comitato No Tap, alcune persone, intenzionate a bloccare l’ingresso degli operai nel cantiere, sarebbero state caricate dalle forze dell’ordine. “Sono stato colpito da due poliziotti mentre cercavo di aiutare una signora che era stata trascinata per terra – ha raccontato l’attivista ferito – non c’era stato da parte nostra alcun lancio di pietre in quel momento, non capisco una reazione così violenta”.