REGGIO CALABRIA – Ieri, dal Viminale è stato indicato il porto di Reggio Calabria come quello più idoneo a far sbarcare sul suolo italiano 232 migranti. Questi sono giunti a bordo della Sea Watch 3, nave di una Ong tedesca con la bandiera olandese, la quale nei giorni scorsi si è occupata di giungere in loro soccorso nel Canale di Sicilia. La nave è, tuttavia, dovuta stazionare per alcuni giorni in mare aperto, prima di ottenere l’autorizzazione di attraccare.
Dei 232 migranti, 215 sono uomini, 17 donne, una delle quali incinta, e 29 minori non accompagnati di età tra i 9 ed i 18 anni ed un bambino di 5 anni. Inoltre, le loro condizioni di salute sono abbastanza precarie, dal momento che presentano problemi di disidratazione dovuta alla lunga permanenza in mare. Al momento non è giunta alcuna indicazione circa la destinazione da assegnare loro per un piano di integrazione.
L’Ufficio immigrazione della Questura di Reggio Calabria, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia provinciale, Croce rossa, Protezione civile regionale e della Città Metropolitana di Reggio, e Coordinamento ecclesiale sbarchi della Diocesi di Reggio Calabria-Bova hanno avuto un ruolo fondamentale per l’esecuzione dello sbarco.