Schifani e Brunetta hanno incontrato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per discutere della sentenza che ha condannato Silvio Berlusconi a 4 anni di reclusione. Più formalmente fonti del Quirinale hanno comunicato che i due capigruppo Pdl “hanno illustrato al presidente della Repubblica le loro valutazioni circa le esigenze da soddisfare per un ulteriore consolidamento dell’evoluzione positiva del quadro politico in Italia e uno sviluppo della stabilità utile all’azione di governo”.
L’incontro è durato circa un’ora e un quarto e il Presidente Napolitano avrebbe assicurato di esaminare con attenzione tutti gli aspetti delle questioni che i capigruppo del Pdl gli avrebbero prospettato. Un incontro cordiale, dunque, al termine del quale sarebbe seguito un summit a Palazzo Grazioli fra i due capigruppo, Silvio Berlusconi, Alfano, Chicchitto, Gasparri, Bondi, Verdini e Santanché che si sarebbe affrettata a dichiarare che il problema in questo momento non sarebbe il Governo ma la Democrazia.
Secondo la vivace esponente del Pdl “Berlusconi non chiederà né gli arresti domiciliari, né la messa in prova, né l’affidamento ai servizi sociali. Berlusconi va in carcere, gli italiani devono sapere che si mette in carcere un uomo come Silvio Berlusconi”. All’uscita da Palazzo Grazioli la Santanché ha dichiarato: “Al Colle non abbiamo chiesto nulla, non siamo abituati a chiedere ma a dare. E voi avete parlato con una persona che fa un po’ fatica a mettere insieme due parole: grazia e Berlusconi”. Altro che richiesta di un salvacondotto, la Santanché ha sentenziato: “Io sono per il ripristino della Democrazia”.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it