Ecco, ci risiamo. La politica fa quadrato e respinge la proposta di tre parlamentari del M5S che prevedeva la sospensione dello stipendio ai quei parlamentari arrestati. L’Ufficio di Presidenza della Camera con voto compatto ha respinto la richiesta avanzata dal Movimento 5 Stelle. Il voto è stato praticamente unanime, fatta eccezione per l’on. Edmondo Cirielli (Fdi-An) che si è astenuto. La proposta prevedeva la sospensione dell’indennità per i parlamentari arrestati fino alla cessazione delle misure cautelari. In pratica, stando così le cose, un onorevole arrestato continuerebbe a percepire lo stipendio. I Questori della Camera hanno sottolineato che per un simile provvedimento è indispensabile un intervento legislativo che regoli la materia. L’ufficio di Presidenza, a loro giudizio, non può avere questi poteri.
La richiesta era stata avanzata dal M5S dopo il sì dell’assemblea di Montecitorio all’arresto del parlamentare Pd Francantonio Genovese, coinvolto in un’inchiesta sui finanziamenti alla formazione professionale.
Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S) su Facebook ha dichiarato: “I partiti danno lo stipendio ai parlamentari in galera. Se Genovese (Pd) è agli arresti domiciliari i cittadini che lo pagano a fare? La proposta è stata bocciata!”. ‘I cittadini italiani – ha continuato Di Maio – stanno pagando lo stipendio ad un politico agli arresti domiciliari e a tutti quelli arrestati. Chiedo agli elettori di Pd, Forza Italia, etc. cosa ne pensano. I partiti oggi hanno dato un pessimo esempio al Paese. Gli stessi partiti che si riempiono la bocca con la ‘lotta alla corruzione’. Non quella intellettuale…”
Antonio Curci