Insorge Renato Brunetta all’ipotesi che Marina Berlusconi possa subentrare al padre Silvio: “Non mi piacciono le dinastie, né quelle monarchiche né quelle democratiche. Se la dottoressa Marina Berlusconi vuole fare politica e ne ha tutte le capacità, faccia pure. Ma non penso che sia plausibile un’investitura a carattere ereditario. Io amo il merito. In democrazia è tutto. Essere leader perché ‘si è nati da…’ penso sia un modo di selezionare la classe dirigente un po’ obsoleto”.
Dai microfoni di Radio 24, l’economista del Pdl boccia deciso ogni possibilità che la figlia del Cavaliere possa scenda in campo e rilevare i “pieni poteri” di Silvio Berlusconi. Del resto era prevedibile che con la fine del ventennio del Cavaliere, all’interno del Pdl, gli equilibri in qualche modo imposti potessero saltare e che la lotta per la successione alla poltrona di capo indiscusso potesse diventare davvero senza esclusione di colpi.
La presidente di Fininves, ad ogni modo, attraverso la voce del suo ufficio stampa, smentisce categoricamente: “Di fronte al ripetersi di indiscrezioni su un impegno in politica di Marina Berlusconi – si legge in una nota – non possiamo che ribadire quanto già più volte detto in passato: si tratta di ipotesi che non hanno alcun fondamento”.
Questa è per ora la storia, ma si sa, in politica può accadere tutto e il contrario di tutto.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it