Come previsto, non si è fatta attendere la risposta dei comuni in materia di strisce blu. Solo tre giorni fa, il ministro Lupi aveva lanciato il guanto di sfida dal suo sito Internet, destinatarie le amministrazioni locali: “Nel caso di sosta illimitata tariffata, il pagamento in misura insufficiente non costituisce violazione di una norma di comportamento, ma configura unicamente una inadempienza contrattuale”. Queste le parole di Lupi.
Oggi Piero Fassino, primo cittadino di Torino e presidente dell’Anci, replica così: “Noi andremo avanti con le sanzioni. Il ministero dei Trasporti non ha la titolarità di esprimersi su questa materia. C’è un problema di metodo: il ministero non può sostituirsi al legislatore e nemmeno interpretare le norme, così come una circolare ministeriale, che è all’origine di questa polemica, non è una fonte di legge. Ci sono invece sentenze della Cassazione secondo le quali la sanzione è comminabile anche se il ticket è scaduto. E le sentenze sono fonti di legge.”
I comuni, pertanto, andranno avanti con le multe. Del resto, aggiunge Fassino, “come potrebbero i vigili far saldare all’automobilista il dovuto per l’orario lasciato scoperto? Che facciamo, mettiamo un vigile ad aspettare che mano mano tornano al parcheggio? Come si capisce è una via impraticabile e priva di logica”. Adesso la palla torna al ministero dei trasporti, per la nuova manche di una partita che vale, lo ribadiamo, milioni di euro. Spettatori di questo batti e ribatti sono ovviamente i cittadini, gli utenti della strada. Inutile chiedersi per chi fanno il tifo.
nicola papa