E’ la metà di novembre e tra poco più di un mese sarà Natale. I Baresi però, non possono dimenticare il loro santo patrono, i festeggiamenti infatti, iniziano di solito, un po’ prima del 24 dicembre.
Tappa obbligata è sicuramente il sei dicembre. Come mai? Perché?
In alcuni paesi le renne arrivano la notte tra il 5 e il 6 Dicembre, ovvero quando nelle case dei bambini passa San Nicola, Nicolò o Niccolò. Alcune città d’Italia e d’Europa decorano calorosamente le strade con addobbi natalizi, lucine e festoni, mentre i bimbi, convinti di incontrare San Nicola, preparano i loro lavoretti per il vecchietto dalla lunga barba grigia vestito da vescovo. In Olanda e Germania, sempre a dicembre, si usa lasciare i regali ai piedi del caminetto mentre altre volte fuori dall’uscio dove i bambini, la sera, usano lasciare dei vecchi stivali da riempire con doni e regali.
Chi è Nicola, anzi meglio, San Nicola?
San Nicola è originario di Patara e vescovo della città di Myria (Anatolia), originario di una ricca famiglia ma privo di affetti, era infatti orfano. Ha vissuto in un monastero e a 17 anni è diventato il più giovane prete dell’epoca e il più misericordioso: ha lasciato ai bimbi poveri e alle famiglie che non possedevano niente, tutti i suoi averi.
San Nicola è il protettore delle persone povere, dei naviganti,delle vedove e dei bambini.
Si dice che, quand’era già vescovo, fece resuscitare tre bambini che un macellaio aveva ucciso e fatto a pezzi per venderne la carne.
La leggenda più famosa legata al Santo che aiutava i bambini è legata alla storia di tre giovanissime fanciulle molto povere che non potevano esser date in mogli perché prive di dote; le fanciulle e il padre piangevano disperati e San Nicola impietosito dai pianti e commosso dalla loro sofferenza, decise di aiutarli donando tre sacchi di monete d’oro, uno per ciascuna fanciulla, introducendone due, durante due notti, attraverso una finestra aperta e il terzo nella terza notte, avendo trovato la finestra chiusa, venne calato attraverso il camino, dando un’infinita gioia alla povera famiglia.
Il 6 dicembre si svolgono a Bari celebrazioni liturgiche e la processione nella città vecchia, data della sua morte.
Perchè si festeggia San Nicola a maggio?
A maggio, il nove maggio per l’esattezza, ricorre giorno in cui si ricorda l’arrivo delle spoglie del Santo in città: i marinai baresi,infatti, rientrarono trionfalmente a Bari il 9 maggio del 1087. Tre sono i giorni di maggio in cui si festeggia San Nicola, la cosiddetta “Festa dei baresi”.
Quindi in conclusione, se avete un amico di nome Nicola nessuno vi impedisce di fargli gli auguri anche a maggio, ma la data “ufficiale” è a dicembre! Svelato il mistero!
Bene, ora sapete il giorno, “la storia” su Nicola, ma cosa significa?
Deriva dal greco Nikòlaos e significa “vincitore del popolo”. Al femminile viene usato Nicoletta o la forma francesizzata Colette.
Fabia Tonazzi