Com’era prevedibile, Silvio Berlusconi ha comunicato che la sua creatura storica, Forza Italia, tornerà a fare politica: “Il Pdl resterà come coalizione dei partiti di centrodestra: Forza Italia ne farà parte e temo che sarò ancora chiamato ad essere il ‘numero 1′”. Mette a tacere, per ora, le voci di chi prevedeva una discesa in campo di sua figlia, Marina Berlusconi. Per ora, e sottolineamo la contingenza temporale, il leader di Forza Italia 2.0 sarà ancora Silvio Berlusconi, l’unico in grado al momento di tenere a freno le spinte particolaristiche presenti nell’aggregazione di centro destra.
Sul fronte dell’esecutivo, il Cavaliere però tiene a precisare che “il sostegno del Pdl all’attuale compagine di Governo resta pieno, convinto e leale. Le critiche di qualche esponente devono essere intese solo come uno stimolo a fare di più”.
In merito alle sue vicende giudiziarie, il Presidente Berlusconi è sempre più convinto che qualcuno “cerca di portare a conclusione la guerra dei vent’anni contro Berlusconi cercando di colpirlo nel suo patrimonio, nell’immagine, nei diritti politici e ora anche nella libertà”. “Se c’è un settore da riformare in Italia – conclude il Cavaliere – è la giustizia. La sentenza sul processo Ruby è davvero grottesca. Si parla di concussione è non c’è il concusso, di induzione e non c’è indotto”.
Dopo Berlusconi c’è ancora Berlusconi… e per il momento, per la coesione del partito, non può non essere così.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it