Uno studio di ricerca del prof. Vasu Reddy della University of Portsmouth, pubblicata sulla rivista Plos One, ha rivelato che i neonati, già a due mesi di vita, riconoscono le intenzioni della mamma che sta per prenderli in braccio. Secondo lo studio, i bebé si predisporrebbero al gesto aprendo le braccia e irrigidendo le gambe, al fine di facilitare l’operazione di sollevamento da parte della mamma. Questa scoperta risulta interessante per la prevenzione all’autismo. Con dei test mirati si potrebbe capire da subito se il neonato è a rischio di autismo: basterebbe verificare se nel momento in cui la mamma lo prende in braccio c’è collaborazione da parte del figlio.
Maria Raspatelli