Bari sarà protagonista della lotta contro le mafie per due giorni speciali: il 17 e 18 aprile prossimi, infatti, l’Associazione Antimafie Rita Atria celebra i 21 anni di attività ospitando nel capoluogo pugliese (dove il gruppo locale è attivo da circa due anni) importanti nomi che hanno segnato la storia dell’antimafia sociale e istituzionale, con un ciclo di eventi e dibattiti, aperti al pubblico, che coinvolgeranno anche le scuole cittadine. “Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe” è la frase simbolo della voglia di riscatto contro le mafie in seguito alle stragi del 1992, in cui morirono i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e da cui due anni dopo prese il via l’avventura dell’Associazione Rita Atria, grazie alla tenacia di due studentesse, Nadia Furnari e Santina Latella: due donne che hanno fatto conoscere all’Italia la tragica storia di un’altra donna, un’altra ragazza come loro, la testimone di giustizia Rita Atria, che si tolse la vita pochi giorni dopo l’uccisione di Borsellino, suo unico punto di riferimento, a cui aveva raccontato le dinamiche mafiose apprese in famiglia, permettendo così l’arresto di diversi esponenti delle cosche siciliane e le indagini su politici collusi. Ricco di spunti il programma, che affronterà diversi temi, tra cui il femminicidio, il ruolo delle donne nel contesto mafioso e dei testimoni di giustizia, diritti LGBTQI, Muos, i rapporti tra Mafia e Stato e le proteste del ’92, l’anno delle stragi, con ospiti importanti: oltre alle fondatrici dell’Associazione Rita Atria e a Bruno Rohl del Direttivo Nazionale , saranno presenti il Sostituto Procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia, Franca Imbergamo (attualmente coordina le indagini sulle stragi del ’92, in particolare le stragi di Capaci e Via D’Amelio); Graziella Proto (Direttrice della Rivista “LESICILIANE-CASABLANCA” e membro della redazione del giornale di Pippo Fava “I SICILIANI”), Rosa Miano (madre di Stefania Erminia Noce, vittima di femminicidio), Goffredo D’Antona (legale della Associazione Antimafie Rita Atria), Luisa Giorgio (Associazione ‘Un Desiderio In Comune’ di Bari), Gaetano Saffioti (imprenditore e testimone di giustizia), Ulisse (nome in codice di uno dei primissimi testimoni di giustizia e uno dei pochissimi testimoni a collaborare con le forze dell’ordine senza aver subito direttamente un danno ma per aver assistito ad un omicidio di camorra) e Francesco Francaviglia (fotografo e autore del libro ‘Le Donne del digiuno contro la mafia’).