Dopo la conferenza tenuta al Panetti, la preside Eleonora Matteo ci ha rilasciato gentilmente un’ intervista.
Sig.ra preside, in questo incontro si è parlato dell’ abuso di impianti eolici. Secondo Lei, anche una grande diffusione di micropale danneggerebbe l’ impatto visivo?
Indipendentemente che si tratti delle pale dell’eolico o del minieolico: è necessario fare un’ analisi preventiva del luogo in cui vengono installate. Ecco perchè è fondamentale la conoscenza in questi campi; è giusto formare tecnici preparati e consapevoli, per preservare l’ ecosistema. Bisogna fare uno studio di fattibilità ed impiantare i sistemi in zone dequalificate, in modo da renderle migliori senza sprecare gli spazi utilizzabili.
Pensa che le nuove normative per la costruzione di case a basso impatto ambientale, possano dare un grande contributo, o un apporto trascurabile all’ emergenza energetica?
Sono davvero rilevanti. Le normative ci sono le linee guida della regione Puglia in quest’ ambito sono tra le più avanzate in Italia. Sta ancora alla competenza dei tecnici, che mettano in pratica quello che viene teorizzato. La normativa c’ è, va soltanto applicata.
Ci sono diversi problemi legati all’ ambiente: conosciamo i danni all’ ecosistema provocati dall’ estrazione petrolifera; allo scorso referendum la maggior parte degli italiani ha rifiutato il nucleare. Ma abbiamo visto come anche lo sfruttamento delle energie verdi, può comportare rischi di diverso tipo. Secondo Lei, quale sarebbe l’ equilibrio giusto?
Io credo si debbano abbandonare le fonti fossili. Andare verso le rinnovabili: la geotermia, come ha messo in evidenza oggi l’ azienda Stea, è una grande risorsa ed è ancora poco utilizzata. Del resto, purtroppo, c’ è un discorso economico globale, che riguarda le lobby petrolifere; nei confronti delle quali ci sentiamo un po’ piccoli. E’ quello che andrebbe combattuto. Su questo punto ognuno di noi non può far molto; ma si possono scuotere le coscienze pubbliche, in modo da sensibilizzare e cercare, almeno attraverso gli strumenti della democrazia, di incidere in parte anche sulle decisioni politiche.
Quindi Lei pensa che nei prossimi anni le fonti rinnovabili debbano sostituire completamente le fonti tradizionali di energia.
Penso che bisogna andare in questa direzione. Ma non bisogna dimenticare che la prima fonte di energia è il risparmio! Noi conduciamo una vita ad impatto ambientale troppo alto: dovremmo renderci conto dello spreco di energia che facciamo nelle nostre azioni quotidiane e sostenere uno stile di vita più ecologico: dall’ uso della bicicletta, alle temperature più basse nei locali. Dovremmo avere un’ impronta ecologica più accettabile.
I ragazzi di quest’ istituto si sono impegnati, insieme ai loro docenti, in progetti e costruzione di mini-impianti. Vorrei sapere se sono previste altre iniziative di questo genere.
Sì. C’ è un’ iniziativa imminente: il 10 maggio alla Cittadella della Cultura, la nostra scuola insieme a molte altre scuole di Bari, che fanno parte del Consorzio Scuole per l’ Innovazione, insieme all’ Usr Puglia e la regione Puglia, sta organizzando una due giorni. Ci saranno tanti workshop e il giorno 10 maggio dalle 10.30 alle 12.30 una tavola rotonda sarà dedicata al tema “scuole, ambiente, energia”. Avremo illustri ospiti e si parlerà della riqualificazione degli edifici scolastici, che è una grandissima opportunità di utilizzo dei fondi europei, per vivere in una scuola ecosostenibile e migliore da tutti i punti di vista.
Claudia Morelli
brava!