Questa notte, un boato di incredibili proporzioni ha buttato giù dal letto, l’intera popolazione di Cerignola. Una bomba carta, in viale Russia, alla periferia della città, ha fatto saltare in aria la Toyota Yaris del maresciallo dei carabinieri, a una cinquantina di metri dal commissariato di pubblica sicurezza. Nonostante il maresciallo operi a Trinitapoli, non si esclude che qualcuno sia rimasto infastidito dall’eccessivo zelo con cui il carabiniere svolge il suo lavoro. La deflagrazione è stata molto potente e, per un semplice caso fortuito, in quel momento nessuno transitava per quella via, altrimenti si sarebbe potuta verificare una vera e propria strage. Infatti, nell’esplosione sono andati danneggiati anche gli edifici circostanti e le vetture parcheggiate anche nel raggio di cento metri. Il sindaco Giannatempo, preme per l’organizzazione di un comitato di ordine pubblico, che vegli sulla sicurezza della cittadina, nel pieno di un periodo buio di terrore e paura.
Non è infatti la prima volta che l’arma dei carabinieri della cittadina subisce ripercussioni dalla malavita: nel novembre scorso un ordigno rudimentale, era stato piazzato davanti al portone dell’abitazione di alcuni poliziotti. A Vieste, nel 2010, era stata fatta esplodere l’automobile di un carabiniere. Ed anche a Massafra, lo scorso venerdì notte, è stata data alle fiamme l’auto del tenente G. Beltempo, comandante del nucleo operativo radiomobile.
Chiara De Gennaro