Rispetto alla fine dello scorso anno il consumo di pane è sceso del 3,8%. Gli italiani , ultimamente sono sempre più alla ricerca del benessere fisico e stanno riscoprendo anche sapori alternativi. La maggior parte delle persone lo acquista fresco in panetteria, e si prediligono sempre più i “pani” senza grassi e a lunga lievitazione. Le vendite del pane bio sono cresciute del 2% ma re dei mercati sono diventati i pani senza glutine e con farine alternative alla classica 00, come quelle al kamut o al farro.
Insomma uno dei simboli del nostro paese sta subendo un’evoluzione con un giro d’affari superiore a 250 milioni di euro che include anche il consumo di gallette, cracker, grissini, fette biscottate e panini.
Roberta Loseto