ROMA – Si prospetta un futuro più roseo per la Geografia, disciplina troppo accantonata ultimamente, e chi la studia. Con l’entrata in vigore della Buona scuola, infatti, la riforma delle classi di concorso prevedeva che l’insegnamento della suddetta disciplina fosse campo di lavoro anche per docenti di italiano e scienze della terra. Tuttavia, la richiesta degli insegnanti specializzati in Geografia è stata accolta dal Tar del Lazio. Ora con la sentenza n. 10289/2017, si è dato ragione a questi, riassegnando loro la prerogativa dell’insegnamento della materia.
Negli scorsi tempi, infatti, i docenti di Geografia avevano presentato ricorso per l’annullamento del decreto direttoriale 414/2016, nella parte in cui è stata individuata la confluenza nelle nuove classi di concorso in relazione alla disciplina “geografia” negli istituti tecnici e alla disciplina “geografia generale ed economica” negli istituti tecnici e professionali, anche delle classi di concorso A050 e A012. Ora la palla passa al Miur, l’unico ente capace di porre fine alla questione.