Gli scienziati che, nell’ambito dell’*esperimento ATLAS* (A Toroidal LHC
ApparatuS, uno dei cinque rivelatori di particelle del Large Hadron
Collider (CERN, Ginevra), studiano la “supersimmetria” si ritroveranno per
la prima volta in Italia, a *Lecce*, in occasione del workshop annuale del
gruppo: circa cento ricercatori da tutto il mondo si confronteranno nella
sale delle Officine Cantelmo *dal 24 al 27 settembre 2019*, in un evento
organizzato da membri dell’esperimento ATLAS, dal *Dipartimento di
Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi”* dell’*Università del Salento *e
dalla Sezione di Lecce dell’*INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare*.
«L’attuale conoscenza del mondo che ci circonda attraverso i suoi
costituenti “elementari” e il modo con cui questi interagiscono fra loro,
il “Modello Standard delle particelle elementari”, non sembra essere
sufficiente ed esaustivo per spiegare alcuni aspetti della natura, come
l’esistenza della cosiddetta “materia oscura”, che costituisce quasi un
quarto dell’universo», spiegano i professori *Edoardo Gorini*, *Margherita
Primavera*, *Andrea Ventura*, *Francesco Giuseppe Gravili* e *Marilea Reale*,
«Il Modello Standard potrebbe essere solo una parte di una teoria più
grande, rivelabile ad altissime energie. Ma quale teoria? La supersimmetria
(“per gli amici” SUSY) è una teoria elegante che suppone una simmetria in
natura fra le particelle di materia e quelle che mediano le loro
interazioni. Essa assolverebbe molto bene al compito di dare una risposta
alle questioni irrisolte del Modello Standard ma, per poter essere “la
teoria” che descrive il nostro universo, deve essere verificata con la
scoperta di almeno alcune (fra le tante) nuove particelle che essa predice.
Nessuna di queste ha, per il momento, mostrato di esistere. Nell’incontro
di Lecce si discuteranno le strategie con cui dare la caccia alle elusive
particelle SUSY nei dati raccolti dall’esperimento nel Run 2 di LHC e in
vista del prossimo periodo di presa dati (Run 3), previsto iniziare nel
2021. I possibili modi con cui tali particelle potrebbero essere prodotte e
manifestarsi nelle collisioni ad LHC saranno letteralmente “passati al
setaccio”. Nuove tecniche per analizzare gli eventi e discriminare il
segnale cercato da ciò che segnale non è ma lo imita bene (il “fondo”)
saranno discusse, in una disanima critica di tutto quello che si può
mettere in atto per scoprire e mettere a nudo i segreti della SUSY, se
veramente essa esiste in natura».
Per il benvenuto ai ricercatori saranno presenti *Alessandro Delli Noci*,
vice Sindaco del Comune di Lecce, e il Rettore eletto dell’Università del
Salento *Fabio Pollice*.
20 anni, studente universitario di economia e tirocinante giornalista
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