I Carabinieri della Stazione di Capurso hanno dato esecuzione ad
un’ordinanza di custodia cautelare, in regime di arresti domiciliari, emessa
dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della
Repubblica, nei confronti di P.M, 26enne, già agli arresti domiciliari per
altra causa e del genitore P.G, 53enne, allevatori del luogo, ritenuti
responsabili di resistenza e minacce a P.U., minaccia e lesioni personali.
I due allevatori, proprietari di un gregge di ovini, nella mattinata del 5
dicembre scorso, si sono resi responsabili di una violenta aggressione nei
confronti del Comandante della Polizia Locale del Comune di Capurso.
Il grave episodio è avvenuto all’interno degli uffici della Polizia Locale
dove i due allevatori si erano recati per protestare a seguito di due
contravvenzione elevate a loro carico dalla Polizia Municipale poiché
avevano violato l’ordinanza sindacale che vieta il transito degli animali da
pascolo all’interno del centro abitato. Nella circostanza, le proteste dei
due uomini degeneravano in un alterco violento durante il quale proferivano
diverse minacce di morte, nei confronti del Comandante dei Vigili e nei
confronti del Sindaco di Capurso. Dalle parole, i due allevatori, passavano
poi ad una vera e propria aggressione fisica nei confronti del Comandante
dei Vigili Urbani, il quale subiva diverse contusioni e lesioni traumatiche
giudicate guaribili in 7 giorni. I due rei, dopo l’azione delittuosa,
fuggivano a piedi dal Comando della Polizia Municipale e si rendevano
irreperibili per diversi giorni. Le immediate indagini, svolte dai militari
della locale Stazione CC, sotto la direzione della Procura della Repubblica
di Bari, permettevano, in brevissimo tempo, di ricostruire l’intera vicenda
e di acquisire tutti gli elementi probatori che hanno portato all’emissione
dell’ordinanza di custodia cautelare subito eseguita dai militari operanti.
Inoltre, nel corso della notte del 28 dicembre scorso, il 26enne P.M. era
stato già arrestato in flagranza dai Carabinieri per detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti. Lo stesso, alle ore 03.30 circa, veniva
notato da una pattuglia mentre transitava a piedi in Largo San Francesco.
Alla vista dei militari, il 26enne assumeva un atteggiamento sospetto e
sottoposto ad una perquisizione personale e domiciliare veniva trovato in
possesso di 50 dosi di cocaina per un peso di 25 grammi circa, nonché della
somma contante di 570,00 euro, ritenuta il provento dell’illecita attività
di spaccio. Nella circostanza il 26enne, su ordine della competente A.G.,
veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Bari e, nei giorni
successivi, sottoposto agli arresti domiciliari.
Nei giorni successivi all’aggressione, nell’ambito dei servizi straordinari
di controllo del territorio coordinati dal Comando Provinciale con i Reparti
Speciali in materia di igiene e sanità, nonché per la tutela sulla sicurezza
sui luoghi di lavoro, i militari della Compagnia di Triggiano e della
Stazione di Capurso, congiuntamente con personale del N.I.L. e del N.A.S.
di Bari, hanno eseguito una verifica presso l’allevamento della famiglia
P.G., a seguito della quale, il titolare, è stato denunciato per furto di
energia elettrica, avendo eseguito un allaccio abusivo alla rete elettrica
per l’alimentazione dei locali adibiti a stalla e gli sono state comminate
sanzioni amministrative, complessivamente per un ammontare di circa euro
3000,00, poiché è stata rilevata la presenza di un lavoratore in nero e, nel
piano seminterrato della sua abitazione, per aver allestito un laboratorio
per la produzione abusiva di prodotti caseari. Il laboratorio abusivo è
stato sequestrato unitamente a circa 50 Kg di prodotti.
La redazione