Una sorpresa per molti un’ occasione di festa e ritrovo per i volontari, nel giorno di Pasqua è andato in scena il pranzo solidale per senza tetto nella elegante e spaziosa hall di via Verdi, che per un giorno si è trasformata in un’accogliente mensa per 400 senza fissa dimora.
Lunghi i preparativi per questo evento portato a compimento dalle due associazioni di volontariato: Incontra e ‘Il vaso di Pandora’, nel giorno in cui le mense della città hanno dato forfait.
Tra i commensali arrivati in tanti, si contano quasi venti etnie diverse: dalla Lettonia al Bangladesh, dalla Tunisia alla Somalia passando per Romania, Serbia e Bulgaria; presenti anche diversi italiani.
Un pranzo a più portate con antipasto due primi secondi con relativo contorno frutta e dolce, serviti da un folto numero di volontari che con guanti e vassoi per un giorno hanno indossato le vesti di camerieri.
Non è mancata la musica, il divertimento e la compagnia. Un volontario e un frate comboniano, grazie a un computer e delle casse acustiche, da loro messi a disposizione, hanno allietato la giornata accogliendo le richieste musicali dei commensali e perché no anche dei volontari.
Dopo il pranzo volontari e senza tetto uniti hanno trasformato la hall in una vera e propria discoteca danzando e divertendosi assieme, e non sono mancate le esibizioni canore e artistiche.
Molti i ristoranti e le grandi aziende del campo alimentare, a cui i volontari hanno espresso più volte la loro gratitudine, che hanno contribuito alla buona riuscita di questo inedito pranzo donando concretamente cibo.
Assegni banditi, denaro unico ospite non gradito, -non vogliamo i soldi ma aiuto concreto- questo il coro gridato all’unisono dalle due associazioni di volontariato nella figura dei loro presidenti: Severina Bergamo per ‘Il vaso di Pandora’ e Gianni Macina di In.con.tra.
Si notano infine commensali che in forma di gratitudine aiutano a sparecchiare i tavoli e a sistemare la hall, riassettata dagli stessi volontari.
Andrea Giotta