Se questo continuo via vai di politici, campagne elettorali, proposte shock, alleanze varie ed eventuali ci hanno fatto venire il voltastomaco, non disperatevi. Pensate che è in arrivo la festività più divertente ed esuberante dell’anno. Coriandoli e stelle filanti, musica e danze, maschere e travestimenti. Azzardate un Carnevale 2013 stravagante e senza precedenti, comprate la maschera più bizzarra che trovare e dimenticatevi per un attimo che lì fuori esiste un “carnevale serio” che non ha intenzione di concludersi.
Festività che si rispetti non può fare a meno di un dolce tipico e, stavolta, tocca alle tipiche Chiacchiere fare da protagoniste. Chiamate anche cenci o frappe, pare abbiano una tradizione antichissima e romana. Definite volgarmente frictilia. Così venivano chiamati tutti i dolci fritti come le chiacchiere, i tortelli e le frittelle. Le Chiacchiere portano alto il nome del Carnevale e della tradizione, sono dolci diffusi e soggetti a diverse interpretazioni. Si tratta di una preparazione povera, realizzata con un impasto semplice a base di farina, zucchero e uova e fritte in abbondante olio. Il nome stesso rende l’idea del fatto che la loro forma sia irregolare, movimentata, sempre diversa e perfetta per chi ha poco tempo a disposizione per prepararle. Qualcuno le definisce anche bugie. Indipendentemente dalla diversità del nome, le Chiacchiere di Carnevale accomunano piccoli e grandi, che si ritrovano a trascorrere insieme del tempo piacevolmente zuccherato da una tradizionale festività.
Un’ altra indispensabile componente della festa più colorata dell’anno è rappresentata dai travestimenti e dalle maschere. Il 2013 offre una smisurata varietà di alternative: Winx, Batman, Spiderman, Harry Potter per i bambini e Berlusconi, D’ Alema, Bersani, Bossi oppure Obama per i più grandi. Insomma, sono i politici a vincere anche questa volta e ad avere la meglio sui principi incantati. Campagna elettorale oppure no, per un attimo, torniamo alla “realtà” e lanciamoci nei festeggiamenti del Carnevale che questo 2013 ci offre. Facciamo sorridere i nostri bambini ma, soprattutto, i nostri grandi visto che, a fronte delle ultimi vicissitudini, ne hanno particolarmente bisogno. A questo punto, permettiamoci una leggera modifica ed ammettiamo a noi stessi che anche “a Carnevale ogni sorriso vale!”.
Samanta Zagaria