C’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l’età; quel posto è tra le tue braccia […] e no… non permetterò mai ch’io possa rinunciare a chi d’amor mi sa far volare (Alda Merini). E come rinunciare a quella indicibile forza che muove il sole e l’altre stelle (Dante Alighieri), che fa di un deserto un prato fiorito, dell’inferno il paradiso? Non sono un uomo intelligente, ma conosco l’amore dice Forrest Gump, e lui amando fa grandi cose, perché amare ti cambia dentro, perché amare ti cambia il mondo. Non c’è possibilità di vivere senza saper voler bene o peggio, scegliendo di non volerne, perché una vita senza amore è come un giardino senza sole dove i fiori sono morti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla vita che nient’altro può portare (Oscar Wilde). Se solo ci spostassimo oltre gli angusti confini del bisogno affettivo, dell’emozionalismo, dell’eros pandemio e infimo, potremmo finalmente superare i limiti del sentimentalismo e dell’abalietà, regalando a noi stessi un amore straordinariamente autentico: tutto quello che ci serve, direbbero i Beatles cantando la loro “All you need is love”. Quando ami davvero, l’aria ha un’altra densità e profuma d’infinito. La mediocrità dei sentimenti, la pervasività di forme d’amore parziali, lacerate e deterioranti, ci portano tuttavia lontano da quell’infinito, spingendoci nel baratro dell’insoddisfazione e dell’egoismo: occhi che bramano senza leggerti dentro, mani che toccano senza scaldarti il cuore. È Platone nel Simposio, a raccontarci l’amore con pienezza demiurgica, restituendo senso a un sentimento spesso abusato e inflazionato: c’è amore quando due persone entrano in relazione fra loro dal profondo del loro essere, lo ha detto anche Erich Fromm. Ma c’è amore anche nella cura con cui una madre cresce un figlio, nella dedizione con cui si fa il proprio lavoro, nella tenerezza per un cucciolo, nella passione che ci metti nel coltivare un fiore: è così che inizia la magia; quel lungo brivido che attraversa i tempi e lo spazio, la storia e la poesia. Ciò che conta è non rimanere fermi ai confini del cuore ma valicarli e sprofondarci dentro quei confini; e allora Ama e fa’ ciò che vuoi (S.Agostino).
Ilaria Delvino