La nuova ala est (circa 13.000 mq di superficie) dell’aeroporto di Bari è finalmente pronta, e a dispetto delle voci che la volevano operativa da gennaio 2015 , sabato 21 febbraio verrà alla luce e ne potremo ammirare tutte le novità. E’ stata realizzata secondo le più moderne tecniche di bioarchitettura in unione a tecnologie all’avanguardia soprattutto in tema di risparmio energetico e sostenibilità ambientale. La struttura ospiterà nuove sale d’imbarco, mentre il progetto interno, curato dall’architetto Francesco Angarano, sarà un tributo ai simboli emblema della nostra terra di Puglia.
Le colonne centrali avranno forma ottagonale in onore al Castello Svevo, mentre su una parete un po’ stile mosaico comparirà l’effige del nostro santo protettore, San Nicola, realizzata utilizzando un particolare tipo di legno molto simile nell’ aspetto a quello delle barche dei pescatori pugliesi. Ma non solo la nuova aerostazione sarà ricoperta di pannelli solari in grado di limitare i consumi. Si stima che il risparmio sui costi di gestione dovrebbe ammontare a 2 milioni di euro. Allora, in un’epoca in cui anche gli aeroporti sono costretti a chiudere per sofferenza economica, rallegriamoci di questa nuova opera che, con il “raddoppio” di sabato non solo entrerà nell’ elenco degli aeroporti eco-sostenibili d’Europa, ma diverrà uno scalo molto più importante con nuovi collegamenti già in vigore per Milano e Torino e l’ipotesi di charter stagionali per Mostar e Sarajevo.
Roberta Loseto