Tornato da poco dalla spedizione che lo ha visto protagonista alla Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia, Alessio Giannone ci racconta, in esclusiva per Made in Italy Notizie, la sua avventura in laguna.
Il regista barese, conosciuto sul web come il faccendiere Pinuccio, ha partecipato alla Biennale con il suo cortometraggio La sala, scritto insieme a dodici detenuti del carcere di Bari.
La pellicola prende in esame un classico matrimonio barese, intriso di folkloristici eccessi e di luoghi comuni tipicamente pugliesi che non possono non far sorridere. Un ruolo di primo piano ha il padre della sposa che dalla mattina presto si trova alle prese con polpi, spigole e allievi, pietanze immancabili in un pranzo nuziale made in Bari.
Anche tu, come i fratelli Taviani e Matteo Garrone, hai collaborato con dei detenuti per realizzare il tuo corto, come mai questa scelta?
La sceneggiatura è frutto di un laboratorio di scrittura creativa che ho tenuto nella casa circondariale di Bari. Il mio intento era quello di ascoltare e far parlare i detenuti. La realizzazione del corto è stato un passaggio successivo che non era in programma. L’agenzia alla lotta non repressiva alla criminalità del comune di Bari ha ritenuto il lavoro interessante e lo ha prodotto. Ma al contrario dei fratelli Taviani ho deciso di non far recitare i detenuti. Ho preferito curare con loro la sceneggiatura e alcune scelte registiche come un team di scrittori e allontanare il pietismo del marchio “made in carcere” che spesso è stucchevole.
Cosa ti rimarrà di questa esperienza a Venezia? Sei soddisfatto dell’accoglienza ricevuta dal tuo lavoro?
Sono stato molto soddisfatto degli applausi ricevuti dal mio corto, l’esperienza è positiva. Il Festival di Venezia in realtà racchiude due Festival, quello dei film e quello delle feste. Ho apprezzato molto il primo e poco il secondo.
Cosa ne pensi dei film vincitori e dell’Italia rimasta praticamente a bocca asciutta?
Il Film di Kim Ki-duk è quello che mi ha più colpito, anche se i registi orientali hanno primeggiato un po’ troppo in tutte le categorie, quasi a voler affermare una moda. I film italiani mi sono piaciuti e sicuramente andranno meglio nelle sale rispetto ai vincitori, anche se il cinema italiano racconta poco la contemporaneità e spesso la condisce con letture sinistriode o sinistre che pare facciano molto “Artista”.
Parliamo del tuo alter ego Pinuccio: telefonerà a qualche personaggio incontrato a Venezia?
Una telefonata è stata fatta per Vanity Fair al presidente della Mostra, ma Pinuccio ora è molto impegnato, siamo alle porte della campagna elettorale ed è il periodo più stressante per un faccendiere.
Per tutti coloro che volessero vedere il cortometraggio La sala, l’appuntamento è in Piazza dell’Odegitria, antistante la Cattedrale di Bari, il giorno 19 settembre alle ore 19.30.
Giovanni Boccuzzi