Il Miur ha assegnato alla Regione Puglia 225 milioni di Euro per la ricerca. Andranno a finanziare la tecnologia, i laboratori, le nuove strutture, le organizzazioni e i distretti di ricerca. I fondi stanziati arrivano grazie ad un decreto con cui il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha approvato le graduatorie relative alle proposte degli Studi di Fattibilità, 42 in tutta Italia. Di questi progetti, cinque sono targati Puglia: due “Dat” e 3 “App”.
I progetti Dat (“Distretti ad Alta Tecnologia”) sono quelli che coinvolgono le aggregazioni su base territoriale di imprese, università ed istituzioni di ricerca guidate da uno specifico organo di governo. I Dat hanno il compito di sviluppare e consolidare le campetitività dei territori rappresentati sui quali insistono insediamenti di eccellenza esistenti in altre aree territoriali del Paese.
Le App, invece, rappresentano le nuove Aggregazioni Pubblico-Private alle quali confluiscono gli obiettivi di ricerca e sviluppo di soggetti pubblici e privati.
I fondi fanno parte del programma operativo nazionale “Ricerca e Competitività” che coinvolge le quattro regioni dell’obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e derivano da risorse comunitarie e nazionali, dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) e dal Fondo di Rotazione (Fdr).
I progetti contenuti nel decreto hanno superato la prima ”fase”. Ora dovranno passare dal successivo step negoziale per la stipula di specifici accordi di programma tra il Miur e le amministrazioni regionali.
Antonio Curci