Il Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha lanciato un allarme per quanto riguarda il consumo di cannabis tra gli adolescenti di età compresa fra i 15 e i 19 anni. Su un campione di 45.000 studenti, il 21,43% ha fatto uso di cannabis almeno una volta negli ultimi 12 mesi con un aumento del 2% rispetto ai dati del 2012. Il Capo del Dipartimento, Giovanni Serpelloni ha dichiarato: “Non possiamo condividere l’opinione di chi afferma che si tratta di una sostanza innocua”. Secondo Serpelloni i rischi sono molteplici: da un lato la cannabis oggi è più nociva perché le piante geneticamente modificate hanno raggiunto una concentrazione del principio attivo Thc pari al 46%, dall’altro viene compromessa la maturazione celebrale dell’adolescente: sindromi demotivazionali, psicosi, effetti sul coordinamento psicomotorio. A questi si devono aggiungere i danni che provengono dall’abbassamento della soglia di attenzione e coscienza quando i ragazzi sono sotto l’effetto delle droghe anche “leggere” come incidenti stradali procurati per sé e per gli altri, atti di violenza, bullismo, ecc…
E’ inutile anche sottolineare come il crescente consumo di cannabis alimenti un mercato clandestino che affonda le sue radici nell’illegatità più pericolosa in cui i mercanti di morte si arricchiscono sulla pelle dei poveri ragazzi.
E’ importante, invece, divulgare la cultura della vita che contrasti quella dello sballo: la vita è bella quando possiamo essere vigili e protagonisti delle nostre scelte, godendo appieno dei piaceri, delle amicizie, del tempo libero e di tutto ciò che rende meravigliosa la nostra esistenza.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it