Io pragmatica e scientifica, lui profondamente religioso». Marialy Pacheco
spiega in due parole il sincretismo musicale e umano nato dall’incontro con
Omar Sosa, uno dei maestri della musica cubana con cui si esibisce in un
concerto-evento per due pianoforti al Teatro Fusco di Taranto, mercoledì 22
gennaio (ore 21), per la 76a Stagione degli Amici della Musica “Arcangelo
Speranza”. Un incontro segnato da una forte passione e uno straordinario
entusiasmo, che sul palco si esprime in un mix multicolore di sonorità
afrocubane e classici europei.
I pianisti cubani hanno sempre avuto una posizione in qualche modo speciale
nel jazz, probabilmente perché la loro musica arriva dritta al cuore. E Omar
Sosa, tra i pianisti latin più versatili della scena jazz, è capace di
spaziare dalla spiritualità africana della Santeria ai classici del Vecchio
Mondo sino ai suoni della West Coast americana. Di Camagüey, classe 1965, è
il leader indiscusso del jazz ibrido, quello, per l’appunto, aperto ai ritmi
latini e afro-americani di tutto il continente americano, ma anche a quelli
dell’Africa del Nord, ai canti berberi. E al rap metropolitano. Per un
meltin’ pot nel quale il groove afro-cubano si trasforma in complesse
pulsazioni urban e le tradizioni orali si sovrappongono allo slam e all’hip
hop.
Di una generazione più giovane è la nuova stella del pianoforte jazz,
Marialy Pacheco. È stata la prima donna a vincere il Montreaux Jazz
Festival e la sua grazia e la sua tecnica impeccabile sugli ottantotto tasti
sono rappresentative di uno stile altamente individuale, che unisce la
musica tradizionale cubana con la ricca palette sonora dei suoi idoli, così
come quella della tradizione pianistica classica. Tra i punti di riferimento
di Marialy Pacheco, nata a L’Avana nel 1983 e cresciuta in una famiglia di
musicisti, c’è Keith Jarrett. Fu l’ascolto del «Köln Concert» a cambiarle la
vita, perché sino a quel momento aveva studiato solo pianoforte classico.
Ma da piccola aveva visto un video di Omar Sosa, ai tempi in cui faceva
parte del gruppo della cantante, anche lei cubana (ma residente negli
States), Xiomara Laugart. E quando Marialy si è avvicinata al jazz, Sosa è
stata una delle principali fonti di ispirazione. Con lui ha poi registrato
«El Bola» nel cd «Duets», progetto nel quale Marialy duetta anche con
Hamilton de Holanda e Miguel Zenón.
Ora questo incontro speciale sul palcoscenico tra l’unica donna nell’attuale
panorama di grandi pianisti jazz cubani e uno dei maestri di quell’universo,
nel quale Marialy Pacheco si è imposta con il suo talento e il suo
temperamento, senso del ritmo e radici africane. Un condensato che l’aveva
portata a debuttare sul mercato discografico con «Bendiciones», disco
prodotto a quattro mani con Roberto Fonseca, il pianista del leggendario
Ibrahim Ferrer del Buena Vista Social Club.
Biglietti euro 25/20/12. Prevendite sul circuito liveticket, Amici della
Musica “Arcangelo Speranza”, via Abruzzo n. 61 (Tel. 099.7303972 –
<http://www.amicidellamusicataranto.it> www.amicidellamusicataranto.it,
Box-Office di via Nitti n. 106/a (Tel. 099.4540763) e Teatro Fusco in via
Giovinazzi (Tel. 099.9949349).
La 76ª Stagione Concertistica, organizzata sotto l’egida del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali – Dipartimento dello Spettacolo dal vivo, si
avvale dei contributi della Regione Puglia e del Comune di Taranto insieme
al patrocinio della Provincia.