Una poesia cinematografica, un omaggio alle donne.
Si chiama “Ammore”, con due emme, ed è il cortometraggio che Paolo Sassanelli sta girando a Bari.
Dopo il successo di “Uerra”, presentato a Venezia nel 2009, candidato ai David e vincitore di 42 premi, Paolo Sassanelli prova a fare il bis, e torna dietro la camera da presa come regista.
40 attori, quasi tutti non professionisti. Tutte baresi le location, per tre giorni di riprese, tra i quartieri San Pio, Carrassi e Madonnella.
“Ammore” – titolo provvisorio, tratto dal racconto di Andrej Longo “Non commettere atti impuri” – racconta la giornata particolare di una ragazzina di periferia, impaziente di diventare donna, che alla fine viene colta nel tentativo disperato di riconquistare l’infanzia perduta.
Rosy ha 12 anni: a darle volto, e anima, è Eleonora. Per lei, non è un debutto. Ma il suo sogno – dice – non è diventare attrice. Studia per diventare ballerina.
Il corto è prodotto dalla coperativa Get di Bari- che gestisce l’Accademia del Cinema Ragazzi di Enziteto- e dalla Mood film di Roma, con il contributo dell’Apulia film Commission.
Chiara De Gennaro