Sandro Mattiazzi, detto “Puci” di 51 anni di Chioggia da 20 giorni “costretto a fare il barbone” è stato trovato morto casualmente, all’interno di un fabbricato vicino alla stazione ferroviaria, Sandro lavorava il ferro ed era una brava persona stimato da tutti nel suo paese.
Due anni fa a causa della perdita del posto di lavoro entrò in crisi, crisi che non è più riuscito a scrollarsi di dosso. A fine luglio, per non pesare sul nucleo familiare del fratello, decise di abbandonare la casa della famiglia del fratello e di mettersi a fare la vita di strada.
I parenti asserivano «nessuno ti manda via quel poco che c’è lo dividiamo, non ti preoccupare” è stato il saluto dei parenti. Ma Sandro sapeva di essere un peso per il fratello anche lui in precarie condizioni economiche e proprio per questo non voleva che per colpa sua anche il fratello, con moglie e figli, fosse risucchiato nella “miseria”. Ieri la tragica scoperta, Sandro Mattiazzi, detto “Puci” nato e cresciuto a Chioggia, 51 anni compiuti lo scorso 9 giugno è stato trovato cadavere all’interno di un edificio abbandonato nei pressi della stazione ferroviaria, l’ex dormitorio. Una sorta di rifugio dei disperati, punto di ritrovo di senzatetto, clandestini e tossici.
Cari Politici questo è il risultato della vostra non politica che sta “regalando a milioni di Italiani disagio sociale e povertà. Basta con le morti per la disperazione, i Politici devono conto di tutto ciò. Se Sandro era un extracomunitario le Istituzioni gli avrebbero garantito albergo e vitto, ma “purtroppo” Sandro era un Italiano!!!!!!!
Politici, la sua morte è sulla vostra coscienza come tanti altri. Luigi Cipriani
La redazione