Domenica 19 novembre, piazza San Pietro gremita, tutti per Papa Francesco. Striscioni con scritte “We love Francesco”, feste di colori, bandiere, i fedeli acclamano con gioia il Santo Padre. Come ogni domenica il Pontefice ha celebrato la Santa Messa e a mezzogiorno ha recitato l’Angelus. Durante la recitazione egli ha affermato che “Dio non è dei morti ma dei vivi, Lui stesso è l’Alleanza, Lui stesso è la Vita e la Risurrezione, perché con il suo amore crocifisso ha vinto la morte. In Gesù Dio ci dona la vita eterna, la dona a tutti, e tutti grazie a Lui hanno la speranza di una vita ancora più vera di questa. La vita che Dio ci prepara non è un semplice abbellimento di questa attuale: essa supera la nostra immaginazione, perché Dio ci stupisce continuamente con il suo amore e con la sua misericordia. Pertanto, ciò che accadrà è proprio il contrario di quanto si aspettavano i sadducei. Non è questa vita a fare da riferimento all’eternità, all’altra vita, quella che ci aspetta, ma è l’eternità – quella vita – a illuminare e dare speranza alla vita terrena di ciascuno di noi! Se guardiamo solo con occhio umano, siamo portati a dire che il cammino dell’uomo va dalla vita verso la morte. Questo si vede! Ma questo è soltanto se lo guardiamo con occhio umano. Gesù capovolge questa prospettiva e afferma che il nostro pellegrinaggio va dalla morte alla vita: la vita piena! Noi siamo in cammino, in pellegrinaggio verso la vita piena, e quella vita piena è quella che ci illumina nel nostro cammino! Quindi la morte sta dietro, alle spalle, non davanti a noi. Davanti a noi sta il Dio dei viventi, il Dio dell’alleanza, il Dio che porta il mio nome, il nostro nome”. Queste sono le parole ribadite da Papa Francesco, successivamente ha ricordato che oggi pomeriggio, a Paderborn, in Germania, è stata proclamata Beata Maria Teresa Bonzel, fondatrice delle Povere Suore Francescane dell’Adorazione Perpetua, L’Eucaristia era la fonte dalla quale attingeva energia spirituale, per dedicarsi con carità instancabile ai più deboli. Ha assicurato la sua vicinanza alle popolazioni delle Filippine e di quella regione, che sono state colpite da un tremendo tifone, ha specificato: “Purtroppo le vittime sono tante e i danni enormi. Preghiamo un attimo, in silenzio, e poi alla Madonna, per questi nostri fratelli e sorelle, e cerchiamo di far giungere ad essi anche il nostro aiuto concreto”, ha invitato i fedeli presenti a pregare. Oggi ricorre anche il settantacinquesimo anniversario della cosiddetta “Notte dei cristalli”: le violenze della notte tra il 9 e il 10 novembre 1938 contro gli ebrei, le sinagoghe, le abitazioni, i negozi segnarono un triste passo verso la tragedia della Shoah. Papa Francesco rinnova vicinanza e solidarietà al popolo ebraico, “i nostri fratelli più grandi, maggiori.” Accanto al saluto e gli applausi ha ricordato la Giornata del Ringraziamento, “ Unisco la mia voce a quella dei Vescovi esprimendo la mia vicinanza al mondo agricolo, specialmente ai giovani che hanno scelto di lavorare la terra. Incoraggio quanti si impegnano perché a nessuno manchi un’alimentazione sana e adeguata.”
Federica Cirillo