Se l’ex assessore alla sanità Tommaso Fiore avesse continuato a svolgere il suo improbo incarico ed a collezionare gli insuccessi di una riforma sanitaria taglia e cuci, sicuramente avrebbe potuto mettere a rischio la quasi probabile prossima nomina a Magnifico Rettore della nostra Università degli studi di Bari che com’è noto non avviene più per meriti bensì per appartenenza” ideologica”
Il successore di Fiore, Attolini, come Monti al Governo ha accettato di proseguire una riforma impopolare del sevizio ospedaliero riducendo le strutture ritenute superflue senza essersi reso conto secondo noi, di quello che in realtà accade negli ospedali dove le liste di attesa erano e sono a scadenza biblica.
Giusto per avere un’idea, abbiamo fotografato questa mattina l’elenco delle prestazioni ambulatoriali affisso in bacheca proprio nel Cup (centro unico di prenotazione) che è il classico esempio di una malasanità che costringe chi ha bisogno di accertamenti diagnostici a rivolgersi ai privati convenzionati a Bari oppure in altri ospedali della provincia o della regione.
Risparmiare si deve, ed è necessario ma non sempre a danno della salute e delle aspettativa di tanta povera gente che non può spendere o che non ha santi o amici a cui rivolgersi per una riduzione dei tempi di attesa; comunque suggeriamo al Dott. Attolini, assessore regionale alla sanità di presentarsi senza strombazzamenti preannunciati presso i reparti ospedalieri e di rendersi conto personalmente di quello che accade e che quasi sicuramente ignora. E’ doveroso dire che ci sono reparti che funzionano ed altri meno e non sempre per ragioni legate e millantate a carenze organiche.
Vorremmo che il SSN mettesse in atto seri controlli attraverso frequenti ispezioni anche come supporto del lavoro dell’assessore che avrebbe così una informativa più rispondente alla realtà.
Vorremmo infine una buona sanità che non faccia differenze tra chi ha e chi non ha come le situazioni dovute all’intramoenia ed all’extramoenia; Una risonanza? Se non paghi 240 giorni di attesa, se invece paghi, subito! E’ questa la sua sanità sig. Presidente Vendola?
Lucio Marengo