Bagarre in aula alla Camera. La seduta è stata sospesa e i capigruppo convocati dal Presidente Boldrini. Dopo la votazione sulle riforme, Giuseppe D’Ambrosio (M5S) ha chiesto delucidazioni in merito al fatto che i commessi non avrebbero fatto entrare, fra il pubblico in tribuna, una donna che indossava una t-shirt con lo slogan dell’occupazione del tetto di Montecitorio da parte dei deputati grillini. Alle plateali manifestazioni di dissenso da parte del deputato D’Ambrosio, la Boldrini avrebbe risposto giustificando i commessi per il blocco imposto alla donna.
A questo punto la reazione del M5S nei confronti di PD e Pdl è stata veemente. Alessio Villarosa (M5S) li avrebbe definiti “due partiti surreali”, scatenando le ira dei partiti di Governo. Rosato (PD): “Basta agli insulti ed alle provocazioni che sono inaccettabili. Ci vuole senso di responsabilità e rispetto delle regole di convivenza invece di sollecitare i mal di pancia più profondi della gente”. Di Battista (M5S) grida: “Puniteci, sanzionateci a cinque stelle, tanto lo rifaremo mille volte. Il Pd è peggio del Pdl. Puniteci ma prima sbattete fuori i ladri”. A questo punto fa il gesto delle manette, scatenando com’era prevedibile le urla a destra e a sinistra. La Boldrini, intervenendo d’autorità invita tutti a non offendere e a usare un linguaggio consono, ma il M5S ormai è scatenato. Simone Baldelli (M5S): “qui non è un asilo infantile. Quest’Aula va presieduta con fermezza e serietà”. E la Presidente: “Io non mi tiro indietro. A Di Battista non sarà consentito di nuovo offendere”. La tensione ormai è a mille e quando Angelo Cera dell’Udc va su tutte le furie, arrivano i commessi per impedirgli di andare verso i banchi del M5S. Alla Boldrini allora non resta che sospendere la seduta e convocare i capigruppo.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it