È stata di recente pubblicata dal Time Magazine una lista di quelle che sono, secondo la testata in questione, le venticinque personalità più influenti del 2017 sul mondo del web. Tra di esse troviamo figure di rilievo quali la scrittrice J. K. Rowling, la cantante Rihanna e celebrità come Kim Kardashian. All’interno di questa lista, non mancano, ovviamente, politici di caratura internazionale quali Donald Trump.
Tuttavia, attira attenzione anche la presenza di Bana Alabed, bimba siriana di 7 anni, che ha “trascinato” il mondo con i suoi tweet dalla Siria, per il mondo. La bimba, insomma, forte dello spazio concesso dal social network, ha documentato le devastazioni generate dalla guerra, che stanno stremando la popolazione siriana. Morte e distruzione, insomma, raccontate da una bambina.
“Non posso uscire per via delle bombe, per favore smettete di bombardarci”, scriveva Bana, il 24 settembre 2016. “Aleppo è una città davvero molto bella, ma abbiamo bisogno della pace. Voglio vivere come una bambina, invece ora sono stressata”, ha proseguito la bimba qualche giorno dopo.
Non sono mancati neanche appelli al mondo occidentale, e a coloro che lo rappresentano: “Signor presidente (ci si riferisce a Trump), lei deve fare qualcosa per i bambini siriani perché loro sono come i vostri figli e meritano la pace proprio come voi”.
Nello scorso dicembre, Bana e la sua famiglia sono stati trasferiti da Aleppo al confine turco, accolti proprio dal presidente Recep Tayyip Erdogan. Eppure, la bambina non ha mai smesso di documentare col suo profilo Twitter. Proseguono, infatti, gli appelli ai leader mondiali e tante dichiarazioni a favore della pace in Siria.