I Carabinieri di Capurso hanno arrestato un 50enne barese con l’accusa di atti persecutori.
I militari intervenuti presso l’abitazione di una 35enne del posto sono riusciti a bloccare l’uomo che poco prima, dopo aver forzato la porta di ingresso della casa aveva minacciato e aggredito la ex convivente.
Soccorsa dai sanitari dell’ospedale di Triggiano, la donna, già vittima in passato di episodi analoghi di violenza, è stata giudicata guaribile in qualche giorno.
L’uomo invece, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato collocato ai domiciliari.
I CC di Gioia del Colle hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di un 36enne e di un 39enne di Cassano delle Murge e già noti alle Forze dell’Ordine, ritenuti responsabili – in concorso – di furto aggravato e simulazione di reato.
I fatti risalgono al pomeriggio dello scorso 8 gennaio di quest’anno quando i militari sono intervenuti per un furto in atto all’interno della ex sala ricevimenti “Corte dei Sannaci”.
Sul posto, nel piazzale retrostante la struttura, i carabinieri sorpresero alcuni soggetti che riuscirono a darsi alla fuga abbandonando in loco un furgone carico di stoviglie, vettovaglie, accessori per cucina e attrezzature da bar appena asportati.
Nonostante la denuncia di furto di quel furgone presentata il giorno dopo dal 36enne al fine di sviare le indagini, i militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bari, sono riusciti ad identificare il complice raccogliendo sul conto dei due elementi di responsabilità in ordine al tentato furto dell’8 gennaio e ad altri commessi a partire dal 15 novembre 2012 nella predetta sala ricevimenti.
Tratti in arresto i due sono stati associati presso la casa circondariale di Bari.
Costringevano il gestore di un lido prima a concedere tessere d’ingresso, consumazioni e servizi gratuiti, poi a permettere l’ingresso a parenti ed amici, sino a dover pagare 20mila euro per evitare gravi ritorsioni contro l’attività.
È quanto accertato dai Carabinieri di Molfetta, che questa mattina, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bari, hanno arrestato due persone, accusate, a vario titolo, di estorsione continuata aggravata in concorso e tentata estorsione in concorso.
Si tratta di un 27enne e di un 29enne, entrambi del quartiere barese Santo Spirito, colpiti da custodia cautelare in carcere.
Un terzo complice è tuttora ricercato attivamente da carabinieri.
Le indagini, coordinate della Procura della Repubblica di Bari, hanno consentito di appurare come, a partire dalla fine del maggio scorso, il 27enne, presentatosi presso la direzione dello stabilimento balneare, aveva chiesto delle tessere omaggio per sé, per il proprio nucleo familiare e per diversi amici.
Il tentativo del gestore di farli pagare si è rivelato vano.
Da allora è iniziato un crescente via vai di congiunti, parenti ed amici, che usufruivano anche di ombrelloni, sdraio e servizi vari, senza tuttavia pagare o pagando molto meno.
L’aggravarsi della situazione induceva il gestore ad insistere per essere pagato e ciò provocava un’aspra reazione degli arrestati che gli intimavano di pagare la somma di 20 mila euro.
Tale situazione divenuta insostenibile, ha spinto la vittima a denunciare il tutto ai carabinieri, uscendo così da un incubo durato un’intera estate.
Comando Provinciale CC Bari