BARI – La ditta De Marco che, ottenendo l’appalto, si è occupata della riprogettazione di via Sparano è estremamente fiera del lavoro che sta svolgendo. Ad ogni isolato completato, gli operai scattano foto da postare su Facebook, su una pagina creata per l’occasione. Il tutto non vuole solo essere una “vetrina” importante per futuri appalti ma anche e soprattutto una manifestazione di orgoglio personale, per il lavoro svolto ottimamente.
Sono diverse, tuttavia, le foto pubblicate di recente, le quali raffigurano le panchine e la pavimentazione dell’isolato tra piazza Umberto I e piazza Aldo Moro, il celebre “salotto della musica”, vistosamente deturpate da atti di vandalismo ed inciviltà. Questa “porzione” di strada è stata completata solo da pochi mesi: periodo che però si è rivelato sufficiente per la sua deturpazione. L’isolato in questione, infatti, è quotidianamente riempito da centinaia di ragazzini, e non solo, attratti da un noto fast food americano e un bar.
Le foto denotano resti di cibo e salse per panini che creano poltiglie untuose sulla pavimentazione, graffi e scarabocchi sulle nuove panchine con un lato scosceso. Il tutto con un tono di frustrazione da parte di chi per quel progetto ha faticato e lavorato duramente.
Sarebbe una, seppur limitata, soluzione intensificare i controlli, arricchendo il vicinato di agenti della polizia. Nondimeno, è necessaria una rieducazione alla civiltà, al rispetto reciproco di beni comuni. Attraverso quelle foto, si respira la necessità di riproporre il senso di cittadinanza come carattere fondativo di questa città. Gli atti di barbarie come questo sono figlie del disinteresse e della mancanza di consapevolezza di cosa voglia dire essere davvero cittadini. Il processo è lungo, ma non sarebbe mai troppo tardi per iniziare.