I Carabinieri della Stazione di Palo del Colle hanno arrestato una 61enne con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, nel corso di una perquisizione eseguita nell’abitazione della donna in collaborazione con i militari del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno sorpreso la 61enne mentre tentava di disfarsi di 18 grammi di eroina nascondendoli nel camino.
La droga è stata sottoposta a sequestro unitamente a 105 euro in contanti mentre la 61enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stata collocata ai domiciliari.
I Carabinieri di Gravina in Puglia hanno arrestato un 27enne di Andria con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In località “Murici”, il giovane è stato sorpreso dai militari mentre, nascosto ai margini del bivio tra la sp 238 con la sp 137 Altamura-Gravina-Corato, spacciava droga agli automobilisti in transito.
Alla vista dei CC si è dato alla fuga a piedi tra la boscaglia venendo bloccato e sottoposto a controllo.
Nella sua disponibilità i carabinieri hanno trovato mezzo chilo di marijuana e 20 dosi di cocaina oltre ad una radio ricetrasmittente, il tutto sottoposto a sequestro.
Tratto in arresto il 27enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la locale casa circondariale.
Era sfuggito al blitz di martedì quando i Carabinieri di Molfetta arrestarono due persone, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, ritenute responsabili a vario titolo di estorsione continuata aggravata in concorso e tentata estorsione in concorso.
Ieri un 30enne, ricercato dai Carabinieri poiché destinatario del provvedimento restrittivo di cui sopra, vistosi alle strette si è costituito.
L’uomo, associato presso la casa circondariale di Bari, è ritenuto responsabile insieme agli altri due complici di aver costretto il gestore di un lido prima a concedere tessere d’ingresso, consumazioni e servizi gratuiti, poi a permettere l’ingresso a parenti ed amici, sino a dover pagare 20mila euro per evitare gravi ritorsioni contro l’attività.
Comando provinciale CC Bari